USA, UN ALTRO AFROAMERICANO UCCISO: FERGUSON DICHIARA LO STATO DI EMERGENZA

Sale la tensione negli Stati Uniti dove a Ferguson, St. Louis, è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’ondata di violenza razziale che non sembra esaurirsi. E mentre proseguono le proteste a distanza di un anno dalla morte dell’afroamericano Michael Brown, ucciso da un poliziotto bianco, un altro ragazzo di 15 anni è morto a Indianapolis dopo essere stato fermato dagli agenti. Andrew Green, questo è il suo nome, non si era fermato a un posto di blocco, anzi, secondo una prima ricostruzione sembra che avesse accelerato cercando di scappare con quella che forse era un’auto rubata.

Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto, poiché sembrano contrastare le versioni della polizia e di alcuni testimoni. Secondo forze di sicurezza infatti il ragazzo armato avrebbe cercato di scappare, ma alcuni testimoni riferiscono che Andrew non avrebbe opposto resistenza né avrebbe tentato di fuggire.

La notizia scuote ancora una volta l’America e dopo quanto accaduto in occasione dell’anniversario del giovane Brown, a St. Lous,  viene dichiarato lo Stato di emergenza per la città di Ferguson e per la contea: “I recenti atti di violenza – ha detto il procuratore e County Executive Steve Stenger – non saranno tollerati in una comunità che lavora instancabilmente da un anno per ricostruirsi e diventare più forte”. Intanto oltre 50 sono i manifestanti arrestati e un 18enne di colore è stato accusato dai pubblici ministeri di aver assalito degli agenti. Il giovane rimasto ferito nella sparatoria con i poliziotti, si trova ora in ospedale in condizioni critiche.