Nel 2018 il Sinodo dei Vescovi su giovani, fede e discernimento vocazionale

Etica

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” è il tema della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà, ha ufficializzato Papa Francesco, nell’ottobre del 2018.

La scelta dell’argomento è stata fatta dopo aver consultato, come è consuetudine, le Conferenze Episcopali, le Chiese Orientali Cattoliche sui iuris e l’Unione dei Superiori Generali, nonché i suggerimenti dei Padri della scorsa Assemblea sinodale e il parere del XIV Consiglio Ordinario.

Il tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” – riferisce una nota – è “espressione della sollecitudine pastorale della Chiesa verso i giovani” ed “è in continuità con quanto emerso dalle recenti Assemblee sinodali sulla famiglia e con i contenuti dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris Laetitia. Esso intende accompagnare i giovani nel loro cammino esistenziale verso la maturità affinché, attraverso un processo di discernimento, possano scoprire il loro progetto di vita e realizzarlo con gioia, aprendosi all’incontro con Dio e con gli uomini e partecipando attivamente all’edificazione della Chiesa e della società”.

Il compito cardine del Sinodo dei Vescovi – un’istituzione permanente voluta da Papa Paolo VI il 15 settembre 1965 – è la risposta al desiderio dei Padri del Concilio Vaticano II di mantenere vivo lo spirito positivo generato dall’esperienza conciliare. Letteralmente la parola “sinodo”, derivata da due parole greche, syn che significa “insieme” e hodos che vuol dire “strada” o “via “, significa “camminare insieme”. Un Sinodo – spiega il sito vaticano – è un’assemblea o un incontro religioso in cui vescovi, riuniti intorno e con il Santo Padre, hanno l’opportunità di interagire e di condividere informazioni ed esperienze, nella ricerca comune di soluzioni pastorali che abbiano una validità e un’applicazione universali. Papa Giovanni Paolo II ha definito il Sinodo come “un’espressione e uno strumento particolarmente fecondi della collegialità dei Vescovi”.