Tor Bella Monaca, medicina delle fragilità per assistere le fasce più deboli

Per garantire l'assistenza sanitaria alle fasce più deboli, nasce a Tor Bella Monaca la medicina delle fragilità. Al progetto nella periferia della capitale cooperano Policlinico Tor Vergata, Municipio VI Le Torri, l’Istituto di Medicina Solidale e Fondazione Migrantes

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Per garantire l’assistenza sanitaria alle fasce più deboli, nasce a Tor Bella Monaca la medicina delle fragilità. Al progetto nella periferia della capitale cooperano Policlinico Tor Vergata, Municipio VI Le Torri, l’Istituto di Medicina Solidale e Fondazione Migrantes. Un’innovativa iniziativa solidale in una fase storica complessa. Giuseppe Sartiano presiede Medicina Solidale. “Apriamo ora questo nuovo ambulatorio che vede il ruolo centrale di Medicina Solidale. E che si prefigge l’obiettivo di dare risposte a un territorio complesso come è quello del VI municipio- afferma Sartiano-. Un ringraziamento a tutte le realtà coinvolte, ma soprattutto a chi in questi 20 anni di vita di Medicina Solidale ha contribuito a raggiungere questo obiettivo che è, di fatto, un nuovo inizio”. L’Istituto di Medicina Solidale metterà a disposizione dell’ambulatorio l’esperienza maturata in questi 20 anni di servizio per le persone sole e la rete di supporto dei suoi ambulatori di strada.deboli

Dalla parte dei deboli

Il nuovo Ambulatorio di Medicina delle Fragilità è stato inaugurato nei locali di via della Tenuta di Torrenova 124. E’ l’effetto appunto dell’accordo tra Policlinico di Tor Vergata, Municipio Roma VI Le Torri, Fondazione Migrantes e Istituto di Medicina Solidale.
Garantirà interventi socio sanitari di prossimità rivolti a tutte le persone vulnerabili. Occupandosi della tutela della salute di ogni tipologia di fragilità, dalle persone sole, agli anziani, alle mamme in attesa e i loro bambini, ai rifugiati e richiedenti asilo. Sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 16.30, senza prenotazione. E offrirà, oltre all’assistenza medica, anche servizi come attività di promozione della salute, di prevenzione alimentare. Con approccio multiculturale, servizi di ascolto e orientamento per immigrati. Con la presenza di mediatori culturali e informazioni sulle procedure amministrative di regolarizzazione e per l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale (Ssn).

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Francesco Rocca con Papa Francesco (@crocerossa)

Punto di partenza

Osserva il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca:”Questa inaugurazione è un bellissimo segnale. Viene assicurato l’accesso ai servizi sanitari alle persone con fragilità. Soprattutto in un quartiere come Tor Bella Monaca con un alto tasso di vulnerabilità. Lo dobbiamo però considerare un punto di partenza. Un modello da esportare su tutto il territorio. Anche per l’allineamento che si è creato tra diverse realtà. Dalle istituzioni al mondo del volontariato, che svolge un ruolo fondamentale per intercettare i bisogni reali delle persone. Si offende la dignità di ciascuno di noi se non si fa abbastanza per includere. Per non lasciare davvero nessuno indietro“.  “Questo momento – spiega Nicola Franco, presidente Municipio Roma VI Le Torri – lo abbiamo atteso da tempo, abbiamo lavorato in sinergia con il Policlinico di Tor Vergata e con Medicina Solidale fin dall’inizio del nostro mandato. Perché per noi era fondamentale arrivare a questo giorno. Finalmente questo progetto ha visto la luce, c’è soddisfazione soprattutto perché saranno servizi che porteranno ai cittadini del nostro territorio benessere dal punto di vista dell’assistenza. Ma anche e soprattutto risposte ai tanti bisogni che ci sono”.

Tor Bella Monaca

Presidi sanitari

“Ringrazio tutte le istituzioni e i professionisti che hanno creato questa sinergia e dialogo, attraverso i quali abbiamo individuato modelli di Salute che rappresentano un ponte tra Territorio e Ospedale Universitario. Assicurando percorsi di continuità assistenziale in rete con i presidi sanitari territoriali, i PUA (porta unica di accesso) della Azienda Sanitaria Roma2 e con i servizi sociali del Municipio VI e del PTV. Quest’area, che insiste in un Municipio sfidante, è un osservatorio privilegiato per intercettare i bisogni e dare risposte alle richieste di salute e sociali che vanno accolte ed orientate. Facilitando l’accesso ai Servizi”, dichiara Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata. Aggiunge il Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron: “L’Università conferma la sua grande attenzione al territorio e forte comunione d’intenti con le attività sanitarie realizzate dal Policlinico Tor Vergata. Condividendo l’importanza della promozione della cultura, della formazione e della ricerca“.deboli

Deboli in carico

“È una giornata importante – commenta Lucia Ercoli, responsabile dell’Unità Medicina delle Fragilità Sociale del PTV e responsabile sanitario Medicina Solidale – perché nasce una nuova realtà che potrà dare risposte ancora più significative a tante persone in difficoltà che insistono su questo territorio e non solo. Risposte che non saranno solo sanitarie. Ma che per essere veramente efficaci dovranno prendere in carico le difficoltà delle persone in modo globale e integrato”. “Il percorso di Medicina Solidale, che ho contribuito 20 anni fa a far nascere – sostiene il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza – vive oggi un momento di sviluppo importante ed è bello quando iniziative così significative ricevono la spinta a proseguire il loro impegno a favore dei più deboli. Un ringraziamento e un augurio di buon lavoro quindi a tutte le persone e le realtà coinvolte affinché l’impegno possa dare frutti importanti”. “Esprimo grande gioia – sottolinea monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes – per l’inaugurazione di questo luogo, che si fa accoglienza primaria e che porterà integrazione. Una vera integrazione passa per la conoscenza della lingua, e anche per la prevenzione della salute. Tante persone troveranno qui quindi un riferimento importante. Siamo molto contenti di far parte di questa rete. E ci auguriamo che questo luogo diventi una buona prassi”.