Il premier britannico May chiama Erdogan: “Ancora possibile un accordo storico su Cipro”

Gran Bretagna e Turchia si siedono al “tavolo dei colloqui” per trattare la questione cipriota alla luce della Brexit.

Uno “storico accordo”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha infatti avuto ieri sera una conversazione telefonica con la premier britannica Theresa May. Sul tavolo, metaforicamente, le carte della questione siriana quelle non meno scottanti per la riunificazione di Cipro.

“C’è ancora l’opportunità di arrivare ad un accordo storico su Cipro se si faranno passi audaci” avrebbe detto May al suo interlocutore. Lo riferiscono fonti di Ankara, secondo cui i due leader avrebbero discusso anche di nuovi rapporti bilaterali alla luce delle nuove prospettive aperte dalla Brexit, del tema dei progressi dei colloqui di Astana sulla Siria e del contributo di Ankara alla crisi in Somalia.

Cipro

Il territorio di Cipro – la terza isola per estensione del Mar Mediterraneo, posta a sud della penisola anatolica – è diviso in due dalla linea verde che separa i territori governati dalla Repubblica di Cipro da quelli de facto sotto il potere della Repubblica Turca di Cipro Nord.

Inoltre, una parte del territorio è sotto giurisdizione del Regno Unito, per la precisione si tratta delle basi militari di Akrotiri e Dhekelia, due Territori Britannici d’Oltremare che si trovano rispettivamente nelle vicinanze di Limisso e di Larnaca.

La loro importanza strategica è cresciuta dopo l’invasione turca del 1974 che ha portato alla nascita della Repubblica Turca di Cipro Nord. L’occupazione – che ha di fatto strappato al controllo della repubblica cipriota le regioni costiere settentrionali – non è riconosciuta da nessun Paese, ad eccezione della Turchia di Erdogan.

Il summit Nato

Il colloquio telefonico è servito alle parti, più che a concretizzare, a “tastare il terreno” in vista del prossimo summit della Nato, in programma del 25 maggio a Bruxelles, quando Erdogan e May si incontreranno di persona.