Giulia Cecchettin, Preziosi (Tg2): “Insieme cambiamo la non cultura della morte”

Il direttore del Tg2, in un editoriale, offre alle donne vittime di violenza "l'impegno dei giornalisti", affinché possa fornire elementi per riconoscere situazioni di rischio

Antonio Preziosi
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A seguito della morte di Giulia Cecchettin, il direttore del Tg2, Antonio Preziosi, offre “a lei e a tutte le vittime della violenza contro le donne” il “nostro impegno di giornalisti”.

Preziosi: “L’impegno dei giornalisti per le vittime di violenza”

“Siamo tutti addolorati e turbati per l’uccisione di Giulia Cecchettin. A lei e a tutte le vittime della violenza contro le donne vogliamo offrire il nostro impegno di giornalisti. Nostro dovere è certamente quello di raccontare i fatti. Ma su un tema così importante dobbiamo dare ancora di più: aggiungere alla nuda cronaca le analisi degli esperti, di coloro cioè che da vicino conoscono più di tutti il dramma della violenza contro le donne. Vogliamo offrire così a chi ci ascolta gli elementi per riconoscere le situazioni a rischio. Ed anche individuare gli strumenti che possono essere usati da chi vive in prima persona queste situazioni”. Così il direttore del Tg2, Antonio Preziosi, nel suo editoriale di oggi in cui ha affrontato il drammatico caso di Giulia Cecchettin.

“Cambiare la non cultura della morte”

“Vogliamo raccontare infine storie di donne che sono riuscite a liberarsi da contesti drammatici. Perché esiste la violenza ed esiste anche il diritto, esiste la solidarietà, esistono donne e uomini pronti a tenderci la mano quando tutto sembra essere perduto. Il nostro lavoro. Insomma, per cambiare la non cultura della morte: questo dobbiamo oggi a Giulia e a tutte le donne che hanno perso la vita a causa di una cieca violenza da estirpare per sempre dalla nostra civiltà”, ha concluso Preziosi.

Fonte: AdnKronos