Inter Campione d’Italia

Batte il Milan nel derby e conquista la seconda stella

Inter Milan
Foto © Matteo Gribaudi/Image Sport

È bella e luminosa la notte sopra il cielo di Milano (quella nerazzurra), calda nonostante una temperatura da inverno pieno. L’Inter vince il derby (2-1) e conquista il suo ventesimo scudetto. Un titolo strameritato, arrivato a cinque giornate d’anticipo sulla fine della stagione. Cercato, inseguito con il carattere, la determinazione, la straordinaria qualità di una squadra plasmata ad immagine e somiglianza del suo condottiero, ovvero Simone Inzaghi. Poi, è arrivata anche la spensieratezza di chi si è reso conto di una superiorità tecnico-tattica semplicemente devastante.

Lo ha vinto Inzaghi e la sua Inter, nella notte che ha detto che ancora una volta il cielo sopra Milano è nerazzurro, con l’ennesima batosta per il Milan di Pioli. Troppo forte l’Inter, troppo incerto il Milan. Vincerlo poi in casa dei rossoneri, alzando il titolo in faccia ai sostenitori avversari, non può che amplificare la goduria calcistica della Beneamata che tre anni dopo Conte, torna sul tetto d’Italia. Strameritatamente.

La partita: sblocca Acerbi

Bella anzi, bellissima, quasi una sfida da calcio inglese per emozioni, intensità e qualità in mezzo al campo, giocata da entrambe a viso aperto, senza soluzioni di continuità. Non c’è stato un attimo di respiro, qualità a tutto tondo. L’ha vinta l’Inter con la forza dei nervi distesi, è andata avanti dopo una ventina di minuti grazie al colpo di testa di Francesco Acerbi che sul cross di Dimarco prolungato da Pavard, ha colpito in beata solitudine. E lì la partita si è accesa perché il Milan non voleva veder festeggiare i cugini sotto gli occhi. Lautaro si è divorato il facile 2-0 ma tutto solo in area, impatta malissimo sul pallone. A livello di intensità c’è anche il Milan che ha pagato, oltre alla qualità dell’Inter, la mancanza di sostanza nella sedici metri avversaria. Poi Thuram sfiora il palo, salgono in cattedra Maignan e Sommer che dicono no alle percussioni di Calabria e Mkhitaryan e l’Inter va al riposo rammaricata per un punteggio che poteva essere più rotondo.

Raddoppia Thuram

C’è giusto il tempo di allacciarsi le cinture che l’Inter raddoppia. La firma è quella di Thuram che si accentra indisturbato all’area avversaria e dal limite fulmina Maignan. Una fiammata che scalda la San Siro nerazzurra. Il Milan non reagisce, è sulle gambe, la Nord nerazzurra è pronta alla festa, i cugini intorpiditi da un doppio vantaggio mortifero. Ma il Milan non molla, non ci sta, vuole dimostrare di esserci. E a dieci dalla fine, con la forza della disperazione, la riapre con l’orgoglio di Tomori. Chukweze mette in mezzo, sponda di Leao, Gabbia ci mette la testa e Sommer riesce a deviare sul palo e Tomori ribadisce in rete a porta vuota. Finale incandescente, con il Milan che ci prova in tutte le maniere a rimandare la festa nerazzurra. Con l’Inter adesso a difendere a denti stretti vantaggio e scudetto. Mischione in area nerazzurra, ma Okafor non arriva sul pallone. Spinge il Milan, Inter a denti stretti. Cinque di recupero, tutti da vivere. È un finale pazzesco, ma non c’è più tempo, se non per una rissa finale: ne fanno le spese Theo Hernandez e Dumfries che guadagnano anzitempo la via degli spogliatoi. Ma il risultato non cambia più, e quando l’arbitro Colombo fischia la fine, inizia la festa nerazzurra che continuerà per tutta la notte per le strade di Milano. L’Inter è campione d’Italia per la ventesima volta nella sua storia, si cuce sul petto la seconda stella. Sorride Inzaghi, sorride tutta l’Inter. La festa può cominciare.

Bologna da Champions: sbancato l’Olimpico

Dopo un cammino robusto fatto di sole vittorie che l’hanno proiettata al quinto posto, utile per la Champions, e in semifinale di Europa League, la Roma si ferma sul più bello battuta in casa dallo splendido Bologna di Thiago Motta che gioca bene, diverte e si diverte. La Roma ha pagato dazio pesantissimo ad un calendario fittissimo, la stanchezza ha fatto il resto, anche se contro questo Bologna sarebbe stato ugualmente difficile. Il Bologna vince 3-1 passando in vantaggio con El Azzouzi, con un gol pazzesco in mezza girata in area. La Roma ha avuto le sue belle occasioni, con Paredes ed El Shaarawy, ma non le ha concretizzate e allo scadere della prima frazione è stata punita da Zirkzee con una palla beffarda. L’ha riaperta Azmoun ad inizio ripresa, ma subito chiusa Saelemaekers che ha approfittato di un pallone d’oro di Zirkzee che si era inserito su una uscita dal basso difettosa della Roma. E nella prateria, l’inserimento dell’ex Milan, pallonetto e fine dei giochi. Vittoria pesantissima per il Bologna che rafforza il quarto posto, sconfitta pesantissima per la Roma che adesso è attesa da un calendario micidiale. La corsa Champions è tutta da scrivere.