Addio a Emanuele Severino

Avvicinarsi alla morte è avvicinarsi alla gioia, ma alludo al superamento di ogni contraddizione che attraversa la nostra vita perché siamo costantemente nello squilibrio e nell'instabilità: non ci attende la reincarnazione o la resurrezione, ma qualcosa di infinitamente di più”. Sono le parole del filosofo Emanuele Severino, 90 anni (91 il prossimo 26 febbraio) morto il 17 gennaio, anche se la notizia è stata diffusa solo oggi per sua stessa volontà.

Il pensiero di Severino

Una posizione radicale all’interno del dibattito filosofico nota come la negazione del divenire che lo ha portato anche ad un aperto conflitto con la Chiesa. Per il filosofo bresciano l'Occidente vive nel nichilismo, ovvero nella convinzione che le cose, tutte le cose escono dal nulla e vi fanno ritorno. Nei numerosi libri pubblicati sin dagli anni '50, Severino ha mostrato invece che tutto, anche le cose più insignificanti sono eterne per necessità. L'uomo ha sempre cercato il rimedio al terrore davanti al dolore e alla morte. Severino, era considerato uno dei più grandi filosofi, scrittori e intellettuali viventi.