Vince il centrodestra: Vito Bardi è il governatore della Basilicata

Il candidato del centrodestra Vito Bardi è stato confermato governatore della Basilicata con il 56,63% dei voti. Il nuovo consiglio regionale vede 12 seggi al centrodestra e 8 al centrosinistra

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In Basilicata Vito Bardi (centrodestra) è stato confermato governatore con il 56,63% dei voti. Piero Marrese del centrosinistra ha ottenuto il 42,16% dei consensi. Fratelli d’Italia risulta il partito più votato, con il 17,39%. La composizione del nuovo Consiglio regionale della Basilicata vede 12 seggi alla maggioranza di centrodestra e 8 per il centrosinistra. Tre le donne elette.

Basilicata: risultati definitivi, Bardi vince col 56,6%

Il candidato del centrodestra Vito Bardi è stato confermato governatore della Basilicata con il 56,63% dei voti, secondo i risultati definitivi dello scrutinio delle elezioni regionali. Piero Marrese del centrosinistra ha ottenuto il 42,16% dei consensi. Al terzo candidato Eustachio Follia è andato l’1,21%. Fratelli d’Italia risulta il partito più votato, con il 17,39%. Segue il Partito democratico col 13,87%. Nella coalizione di centrodestra Forza Italia ottiene il 13,01% dei voti, mentre la Lega si ferma al 7,81% dei consensi seguita da Azione con il 7,51%. Nel centrosinistra il Movimento 5 stelle ottiene il 7,66%, dietro a Basilicata casa comune (11,18%).

Basilicata: ecco il nuovo Consiglio regionale

Dodici seggi alla maggioranza di centrodestra a sostegno del governatore uscente e riconfermato Vito Bardi (Forza Italia) e otto per il centrosinistra: è questa la composizione del nuovo Consiglio regionale della Basilicata. Per la maggioranza sono stati eletti: Carmine Cicala, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico e Michele Napoli (Fratelli d’Italia); Gianuario Aliandro, Michele Casino e Francesco Cupparo (Forza Italia); Pasquale Pepe e Domenico Raffaele Tataranno (Lega); Nicola Massimo Morea e Marcello Pittella (Azione); Mario Polese (esponente di Italia Viva, in lista con la civica Orgoglio Lucano). Per la minoranza sono stati eletti: il candidato governatore del centrosinistra Piero Marrese (Pd); Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd); Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello (Basilicata Casa Comune); Alessia Araneo e Viviana Verri (Movimento cinque Stelle); Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile).

Basilicata: in Consiglio regionale elette tre donne su 20

Sono tre (due del Movimento cinque stelle e una di Fratelli d’Italia) su 20 le donne elette nel Consiglio regionale della Basilicata, dove si è votato domenica 21 e lunedì 22 aprile. In particolare, il Movimento cinque stelle ha eletto solo donne: per la provincia di Potenza, Alessia Araneo, e per quella di Matera, Viviana Verri. Fratelli d’Italia (in totale quattro consiglieri) ha eletto in provincia di Potenza Maddalena Fazzari. Tutte e tre siederanno nel Consiglio regionale lucano per la prima volta.

Dei cinque assessori uscenti, che componevano l’ultima Giunta di centrodestra guidata da Vito Bardi (Forza Italia) sono stati eletti Cosimo Latronico (FdI) e Michele Casino (Forza Italia). Non ce l’hanno invece fatta il vicepresidente uscente Francesco Fanelli (Lega), Alessandro Galella (Fdi) e Gerardina Sileo (Lega). Dei 18 consiglieri uscenti che si erano candidati (14 con il centrodestra) sono stati rieletti in sei, quattro con la maggioranza che ha sostenuto il governatore uscente Vito Bardi e due con il centrodestra: Carmine Cicala (Fratelli d’Italia), Marcello Pittella (Azione), Mario Polese (esponente di Italia Viva, in lista con la civica Orgoglio Lucano), Gianuario Aliandro (Forza Italia), Roberto Cifarelli (Pd) e Giovanni Vizziello (Basilicata Casa Comune).

Gli altri nove consiglieri regionali eletti sono: Michele Napoli (FdI), Francesco Cupparo (FI), Nicola Massimo Morea (Azione), Pasquale Pepe e Domenico Raffaele Tataranno (Lega), Angelo Chiorazzo (Basilicata Casa Comune), Piero Lacorazza (Pd), Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata possibile) e il candidato governatore del centrosinistra Piero Marrese (Pd). Non è stato eletto nessuno dei cinque candidati ritenuti che erano stati ritenuti “impresentabili” dalla Commissione parlamentare Antimafia.

Fonte: Ansa