TURCHIA: DOPO LA DENUNCIA DI ERDOGAN, CHIESTO L’ERGASTOLO PER IL GIORNALISTA CAN DUNDAR

Dopo lo scoop del quotidiano Cumhuriyet in cui venivano pubblicate le immagini di armi destinate a gruppi armati islamici in Siria a bordo di camion scortati dai servizi segreti del Mit, un pm ha chiesto la condanna all’ergastolo per il direttore del giornale di opposizione. Si tratta di Can Dundar che nei giorni scorsi è stato minacciato dal presidente e leader dell’Akp con l’avvertimento che avrebbe “pagato un caro prezzo” per quanto scritto. Venerdì scorso la procura di Istanbul ha avviato un’inchiesta sullo scoop per presunta rivelazione di segreti di stato e lo stesso Erdogan non ha tardato a denunciare Dunder per “spionaggio”.

Le accuse rivolte dal Cumhuriyet mettono in serio imbarazzo il governo islamico di Ankara che vede nell’insinuazione di appoggiare i jihadisti una vera e propria macchina del fango a 4 giorni dalle elezioni. Le immagini pubblicate dal quotidiano erano state scattate nel gennaio 2014 da militari della gendarmeria che avevano effettuato un controllo dei camion scortati dal Mit. Il governo aveva allora negato che a bordo ci fossero armi, ma solo “aiuti umanitari”.

Come segno di solidarietà verso Dundar si sono fatti sentire diversi personaggi a partire dal premio Nobel Orhan Pamuk ai giornalisti e intellettuali che hanno dedicato la prima pagina del Cumhuriyet al loro direttore, componendo un puzzle di volti noti sotto la frase “Il colpevole sono io”. A riguardo si è espresso anche il Comitato internazionale per la Protezione dei Giornalisti Cpj che ha invitato il presidente islamico turco a “smettere di fare bullismo” contro la categoria di reporter e cronisti ed infine il capo dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu ha accusato Erdogan di avere fatto del paese uno “stato canaglia”.