Israele, dito puntato contro Guterres

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, contro il segretario generale delle Nazioni Unite, polemico con le azioni di Tel Aviv a Gaza: "Non merita di guidare l'Onu"

Antonio Guterres
Foto © Ufficio Stampa Commissione Europea/Image

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, si scaglia contro il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che nei giorni scorsi aveva accusato Tel Aviv di non rispettare il diritto internazionale. Secondo Cohen, Guterres “non merita di guidare l’Onu”. Intanto, Israele afferma di aver preso il controllo delle sedi istituzionali di Hamas.

Israele contro Guterres

Antonio Guterres “non merita” di guidare l’Onu: lo afferma il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, dopo le polemiche con il segretario generale delle Nazioni Unite nei giorni scorsi.

“Controlliamo edifici del governo”

Le sedi di diverse istituzioni governative di Hamas a Gaza sono passate negli ultimi giorni nelle mani dell’esercito israeliano, secondo quanto ha annunciato il portavoce militare. In particolare soldati della Brigata Golani e della 7ma Brigata hanno preso il controllo degli edifici del Parlamento e del governo di Hamas, nonché del comando della polizia e della facoltà di ingegneria “che era usata per la produzione e lo sviluppo di armamenti”. Anche la residenza del governatore è passata sotto il controllo di Israele. In quell’edificio, secondo il portavoce, si trovavano uffici dell’ala militare e della polizia di Hamas.

“Nessuna prova che gli ostaggi siano in vita”

Israele afferma di non aver avuto “prove” che gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano “in vita”. Il ministro degli Esteri Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, ha spiegato che la Croce Rossa non li ha incontrati.

Usa, proteste contro Biden

Cresce il dissenso interno all’amministrazione Biden per il suo sostegno a Israele nella guerra a Gaza. Più di 400 esponenti di nomina politica e membri dello staff di circa 40 agenzie governative, scrive il New York Times, hanno inviato oggi una lettera di protesta al presidente sollecitandolo a chiedere urgentemente un cessate il fuoco immediato nella Striscia e a spingere Israele a consentire l’arrivo degli aiuti umanitari nel territorio palestinese. Si tratta dell’ultima di varie lettere di protesta inviate da dirigenti di vari rami dell’amministrazione Biden.

Fonte: Ansa