EMIRATI ARABI, LA DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA E’ REATO

La discriminazione religiosa da ora in poi sarà reato, o per lo meno negli Emirati Arabi. Infatti il presidente Sheikh Khalifa Bin Zayd Al Nahayn, ha emanato una legge contro l’intolleranza religiosa e l’offesa delle religioni. La legge, inoltre, contrasta lo sfruttamento del culto a fini politici e il lancio di anatemi contro singoli o gruppi con una serie di condanne che arrivano fino alla pena capitale.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa emiratina “Wam”, “la condanna riguarda anche chi offende le altre divinità religiose o le religioni e i libri sacri e discrimina persone o gruppi per a loro religione o per la loro scuola religiosa”.

La lotto contro chi cerca di usare la religione per i propri scopi politici o come metodo per indurre le persone a compiere gesti estremi è un argomento che è stato affrontato anche nel parlamento tunisino. La commissione legislativa ha approvato una norma che vieta il lancio di anatemi contro altri musulmani da parte dei gruppi integralisti islamici, nell’ambito della nuova legge contro il terrorismo che la Camera sta studiando.

Nel corso della riunione è stata anche approvata una norma contro il riciclaggio di danaro che ha provocato un acceso dibattito tra i deputati. La nuova norma contro l’anatema (in arabo Takfir) riguarda anche chi minaccia i membri delle altre religioni e se provoca la morte di una persone arriva fino alla condanna a morte.