Disastro aereo in Birmania: recuperati in mare 10 corpi tra cui 4 bimbi, 110 dispersi

Sono stati ritrovati in mare dieci corpi dei 122 passeggeri del volo militare disperso ieri in Myanmar (o Birmania). L’aereo, adibito a trasferimenti di familiari di militari due volte al mese, era decollato dalla città meridionale di Myeik diretto a Yangon (Birmania) quando è sparito improvvisamente dai radar. I resti sono stati ritrovati in mare a 218 chilometri dalla città di Dawei, nel sud-est del Paese.

Le vittime

A ritrovare le salme, ha comunicato l’esercito birmano, sono stati i soccorritori della Marina e alcuni pescatori locali. Tra i corpi recuperati figurano quelli di cinque donne, quattro bambini e un uomo. Secondo la pagina Facebook del capo delle forze armate birmane, l’aereo trasportava 35 soldati, 58 familiari adulti, 15 bambini e 14 membri dell’equipaggio, per un totale di 122 persone.

Capienza superata

Il velivolo, un turbopropulsore Y-8F-200 di fabbricazione cinese derivato dal vecchio modello russo Antonov An-12, era usato per trasporti periodici di passeggeri e cargo per collegare l’ex capitale Rangoon con le zone più remote del Paese.

Secondo diversi siti di aeronautica, la capacità del Y-8 è di circa 90 persone, mentre il volo di ieri ne trasportava 122. Le condizioni meteo al momento della scomparsa del velivolo dai radar erano buone, pertanto il portavoce militare propende “per un guasto tecnico” non ben specificato. Si attende il recupero delle scatole nere per dare una spiegazione alla tragedia.