“Adotta un dipinto”: ad Amandola un museo per ripartire dopo il sisma

L’arte per ricominciare. E’ quanto propone il comune di Amandola, frazione di 3 mila abitanti della provincia di Fermo (nelle Marche) gravemente colpita dal terremoto del Centro Italia dello scorso agosto.

Oltre 1000 sfollati, l’evacuazione totale dell’ospedale Vittorio Emanuele II e dei 20 ospiti della residenza sanitaria assistita, il crollo del campanile della Chiesa di San Francesco di Montegirogio (rimasta gravemente danneggiata anche all’interno), i danni agli affreschi e la lacerazione sulla volta della Chiesa del Santuario della Madonna dell’Ambro (dove il sisma ha lasciando intatta, invece, la cappella). Sono questi i danni materiali provocati al patrimonio artistico della zona, oltre alle decine di abitazioni rese inagibili.

Proprio per risollevarsi da un evento tanto traumatico, il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli ha annunciato una lodevole iniziativa che prenderà il via a metà aprile. “Per Pasqua, al piano terra dell’ex Collegiata – racconta il primo cittadino – sarà allestito il Museo del paesaggio, interamente finanziato dal comune di Legnano”.

“Al primo piano avremo invece il deposito delle opere d’arte e al secondo il laboratorio di restauro a porte aperte e la scuola di restauro con master istituito in collaborazione con le Università di Camerino e Urbino”.

“Questi capolavori – ha aggiunto – saranno visibili su ‘art bonus’, una pagina istituita sul sito www.amandola.eu, dove sarà possibile adottare un’opera attraverso una donazione per riportarla al suo originario splendore. Questo al fine di garantire la massima visibilità e tracciabilità dei fondi oltre alla possibilità di ammirare gli aggiornamenti dei lavori in corso d’opera”.

Dal piccolo comune montano, inoltre, “sono partite idee forti” per il sostegno economico e morale della popolazione come, ad esempio, – ha ricordato il sindaco – quella di “adeguare case del centro storico e acquistare l’invenduto piuttosto che affidarsi all’utilizzo delle casette di legno”. “La bellezza salverà il mondo”, scriveva il filosofo bulgaro Cvetan Todorov.