Pisapia manca l'obiettivo: “Impossibile dialogare col Pd”

E'in fase di evidente declino il progetto di Campo progressista pensato dall'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. L'idea di riunire sotto il nuovo vessillo le varie sinistre è andata in soffitta nel momento in cui la componente ex Sel ha scelto la via di Pietro Grasso e di Liberi e uguali: “Ci abbiamo provato – ha commentato il leader Cp -. Il nostro obiettivo, fin dalla nascita di Campo Progressista, è sempre stato quello di costruire un grande e diverso Centrosinistra per il futuro del Paese in grado di battere destre e populismi. Oggi dobbiamo prendere atto che non siamo riusciti”. Un fallimento che, secondo l'ex sindaco meneghino, riguarda anche l'imossibilità di trovare un'intesa con i dem: “La decisione di calendarizzare lo Ius Soli al termine di tutti i lavori del Senato, rendendone la discussione e l'approvazione una remota probabilità, ha evidenziato l'impossibilità di proseguire nel confronto con il Pd”.

La scelta di Pisapia

Una combinazione di fattori, dunque, che ha spinto Pisapia ad accantonare in via definitiva l'idea di costruire un centrosinistra alternativo, passando peraltro da un confronto proprio con coloro che provenivano da quella che, allora, era la Sinistra ecologia e libertà. Ascoltando le loro ragioni (assieme alla notizia di uno Ius Soli messo come fanalino di coda fra le priorità degli ultimi mesi di giunta), il leader sarebbe giunto alla conclusione di rinunciare al tentativo: “Ringrazio – ha affermato Pisapia – di cuore tutte le donne e gli uomini che hanno creduto e si sono impegnati in questo progetto e che ora si muoveranno secondo le proprie sensibilità, la cui diversità è sempre stata, a mio modo di vedere, una delle ricchezze e risorse più importanti di questa esperienza. In Parlamento e nel Paese continuerà il nostro impegno per l'approvazione di norme di civiltà per il nostro Paese”.

Alfano: “Non mi ricandido”

Una decisione, quella di desistere, che accomuna Pisapia al ministro degli Esteri, Angelino Alfano, il quale ha annunciato che, alle prossime elezioni, lui non ci sarà: “La decisione di non ricandidarmi alle prossime elezioni l'ho comunicata oggi al presidente del Consiglio, ha detto a 'Porta a porta'. Il leader di Alternativa popolare, secondo quanto da lui spiegato, resterà in politica ma non alla guida del partito: “Voglio compiere questo gesto per dimostrare che tutto quello che io e i tanti amici che mi hanno seguito in questi anni abbiamo fatto, è stato solo dettato da una sincera e fortissima convinzione a favore dell'Italia, motivata da una responsabilità in un momento in cui l'Italia rischiava di andare giù per il precipizio”.