Non ha i soldi per pagare l'insulina: muore giovane diabetico

La tanto osannata “american way of life”, cioè lo stile di vita americano, produce anche enormi ed inquietanti contraddizioni. Oltreoceano, nella più grande democrazia occidentale, si può morire perché le medicine costano troppo. Questo il destino di un cittadino statunitense di 26 anni, che ha perso la vita perché non poteva permettersi l'acquisto delle medicine essenziali per la sua sopravvivenza, ossia le fiale per curare il diabete di cui era malato: quello di tipo 1. Il sistema sanitario negli Stati Uniti ha dei costi che in molti non possono permettersi: il giovane aveva potuto contare su una polizza dei genitori che lo copriva fino al 26esimo anno d'età, poi avrebbe dovuto provvedere personalmente all'acquisto di medicinali o alla sottoscrizione di una nuova polizza. Il suo stato di indigenza, tuttavia, non glielo ha concesso.

Come riferisce Il Gazzettino, il costo delle confezioni di insulina per i diabetici negli Stati Uniti è aumentato in pochi anni, triplicando fra il 2002 e il 2013. E dal 2012 al 2016 il prezzo ha subito un rincaro che può varriare dal 99 al 120 per cento: oggi negli Stati Uniti un diabetico può arrivare a spendere fino a 1.300 dollari al mese solo per l'insulina. Cifre proibitive per il ragazzo deceduto, che così cominciato a razionare le sue scorte di insulina, per cercare di assumerne meno e far durare di più le confezioni. A raccontare la vicenda all'emittente americana Cbs è stata la madre: “Mio figlio è morto perché non riusciva a permettersi la sua insulina”, afferma la donna, che poi ricorda che prima della morte, il ragazzo è caduto in coma diabetico. E purtroppo non si tratta di un caso isolato: negli Stati Uniti sono moltissimi i malati che sono costretti a rinunciare alle loro medicine a causa degli altissimi costi che alcuni di questi hanno raggiunto. Per questo alcuni americani, compreso lo Stato del Minnesota, hanno deciso di fare causa a tre delle più grandi aziende farmaceutiche produttrici di insulina. E il senatore Bernie Sanders del Vermont ha chiesto una indagine federale.