Minori migranti: troppe detenzioni, interviene il Garante

Cresce, in Francia, il numero di migranti minorenni che viene rinchiuso nei centri di detenzione amministrativa, in condizioni precarie che portano a gravi conseguenze psichiche.

Denuncia

Un trattamento inadeguato denunciato da Adeline Hazan, Controllore generale dei luoghi di privazione della libertà (Cglpl), autorità indipendente francese. Il parere espresso dalla Hazan lo scorso 9 maggio è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale e trasmesso al ministro dell'Interno Gerard Collomb, chiamato a pronunciarsi sulla vicenda.

Il rapporto

Da una parte il rapporto rivela un boom del numero dei minorenni rinchiusi nei 24 Centri di detenzione amministrativa (Cra) presenti sul territorio francese: nel 2017 erano in 304 contro 41 nel 2013. Nei primi quattro mesi del 2018, almeno 77 bambini sono stati trasferiti nei Cra, la maggior parte si trova a Metz (est) e Mesnil-Amelot (hinterland parigino). Dall'altra il rapporto documenta l'inferno vissuto dai piccoli rinchiusi “in luoghi simili a prigioni, circondati da muri, grate e filo spinato”, colpiti nella loro “integrità fisica”. Un trattamento inappropriato che causa nei minorenni angosce, disturbi del sonno, del linguaggio e dell'alimentazione. “Una situazione molto preoccupante anche alla luce del mancato rispetto dei diritti fondamenti di questi bambini” sottolinea la Hazan, che chiede al governo di porre fine a tale pratica di utilità meramente amministrativa e organizzativa.

Le strutture

In Francia i Cra sono stati creati dopo l'elezione del presidente Francois Mitterrand e consentono di trattenere fino a 45 giorni gli stranieri senza permesso di soggiorno per poter procedere al loro allontanamento, spesso verso il Paese di origine.