Demanio: al via gli investimenti per 5,5 miliardi

Investimenti e valorizzazione dell'immenso patrimonio immobiliare italiano che già vale 62,5 miliardi di euro: è il piano industriale dell'Agenzia del Demanio

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Il piano strategico industriale dell’Agenzia del Demanio punta ad impegnare 5,5 miliardi di euro entro il 2026, di cui 2,1 miliardi da realizzare e 3,4 miliardi di euro da avviare, riqualificando almeno 5 milioni di metri quadrati di immobili.

L’agenzia del Demanio è responsabile della gestione, razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato (beni immobili per uso governativo, patrimonio disponibile e demanio storico-artistico). Persegue l’obiettivo di massimizzare il valore economico del patrimonio pubblico e di contribuire allo sviluppo economico-produttivo, sociale e culturale dei territori nei quali i beni sono inseriti.

Demanio: al via gli investimenti per 5,5 miliardi

Investimenti e valorizzazione dell’immenso patrimonio immobiliare che con oltre 43mila immobili vale già ora 62,5 miliardi di euro.

Il piano strategico industriale dell’Agenzia del Demanio punta ad impegnare 5,5 miliardi di euro entro il 2026, di cui 2,1 miliardi da realizzare e 3,4 miliardi di euro da avviare, riqualificando almeno 5 milioni di metri quadrati di immobili. L’aumento atteso del valore del patrimonio e dell’indotto sul territorio sono stimati rispettivamente in 2,2 miliardi e in 2,3 miliardi.

Questi, in sintesi, i dati contenuti nel primo Rapporto annuale dell’Agenzia del Demanio “L’Italia e i suoi beni: il patrimonio immobiliare dello Stato al servizio della pubblica amministrazione, dei territori, dei cittadini e delle imprese” presentato stamattina. “Siamo impegnati a riqualificare gli immobili pubblici, rigenerando le aree sulle quali incidono secondo i modelli più moderni e innovativi di progettazione – ha detto la direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme – a offrire spazi più funzionali ed efficienti alla pubblica amministrazione e a restituire ai territori e ai cittadini immobili poco e male utilizzati, recuperando i beni dello Stato in disuso, tutelando il patrimonio storico-artistico”.

Fonte: Ansa