Decreto fiscale, il governo chiede la fiducia al Senato

Voto di fiducia al Senato. Il governo ha posto infatti ai senatori la questione di fiducia sul maxiemendamento al decreto fiscale collegato alla Manovra 2018 che dovrà essere varato entro il 15 dicembre.

L'Aula ha sospeso i lavori del provvedimento ieri in serata dopo l'ultimo intervento, fatto dal relatore Silvio Lai (Pd). I lavori sono riptresi stamattina alle 9.30 con la replica del vice ministro dell'Economia, Enrico Morando, che chiude la discussione generale. Alle 13 cominciano le operazioni di voto, per appello nominale.

La ministra dei rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha evidenziato come il maxi-emendamento da votare recepisca le modifiche introdotte dalla Commissione Bilancio con una “correzione di tipo contabile”.

Le novità introdotte in commissione

In primis, tra le novità, spicca il riconoscimento del diritto all’equo compenso per tutti i professionisti anche non appartenenti a un ordine e dunque non solo agli avvocati. Inoltre, il ripristino della cadenza mensile per le bollette di Tlc e pay tv: gli operatori avranno 4 mesi per adeguarsi. Il “pacchetto sisma” rafforza gli interventi non solo per il Centro Italia ma anche per Ischia e per i territori colpiti in passato.

La sospensione fino al 2020 della rata dei mutui su prime case e attività produttive, inagibili o distrutte, inserite nelle zone rosse dei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016. I ragazzi con meno di 14 anni potranno tornare autonomamente da scuola, previa autorizzazione dei genitori esonerando al contempo gli istituti dalla responsabilità “connessa all'obbligo di vigilanza”. Le scuole, inoltre, non dovranno più verificare la regolarità delle vaccinazioni.

Al via i fondi pubblici per la terapia cannabis antidolore. Da segnalare infine la stretta sul reato di stalking e sulla possibilità di estinguere il reato con le “condotte riparatorie” previste dalla recente riforma del processo penale.