Unioni civili e Dat: le proposte per cancellarle

Per gli ultimi due governi di centrosinistra si tratta di “leggi di civiltà”. Ma i tanti detrattori delle leggi sulle unioni civili e sul Biotestamento sono di tutt'altro avviso. Ne dà prova l'acceso dibattito che ha accompagnato il percorso di approvazione di queste due misure. Interpreti dell'insofferenza di larghe fette della popolazione italiana sono diversi esponenti di centrodestra presenti in Camera e Senato.

Roccella: “Cancellare le unioni civili”

Tra costoro va menzionata Eugenia Roccella, candidata alla Camera di Idea-Noi con l'Italia, che appoggia la coalizione di centrodestra. Deputata nella legislatura appena terminata, ha votato contro le unioni civili e il Biotestamento, portando avanti contestualmente una battaglia culturale fuori dall'aula. E il suo impegno è destinato a non affievolirsi. Dal palco di una conferenza sull'inverno demografico organizzata da Alleanza Cattolica e dal Family Day, avvenuta il 27 gennaio nella Sala dei Piceni, a Roma, la Roccella ha sottolineato che le unioni civili “vanno verso la fine dell’umano”.

“Il mio impegno nella prossima legislatura sarà quello di battermi, insieme agli amici della coalizione di centrodestra, per abolire o cambiare profondamente tutte le leggi approvate dalla sinistra che hanno ferito la famiglia” – ha dichiarato – “Penso al provvedimento sulle unioni civili che, va detto con chiarezza, di fatto apre alla stepchild adoption. Per la sinistra, leggi come questa portano verso il progresso; per noi, vanno verso la fine dell’umano”.

Tarzia contro la stepchild adoption

Sulla stessa lunghezza d'onda Olimpia Tarzia, attualmente consigliera regionale del Lazio, candidata per il centrodestra alla Camera e responsabile nazionale del dipartimento Famiglia di Forza Italia. “Vogliamo un Paese in cui i bambini abbiano un papà e una mamma, dove il disabile e il malato gravi siano aiutati a vivere dignitosamente, non spinti a morire, dove per nessun motivo al mondo si permetta di sfruttare le donne più povere con l'orribile pratica dell'utero in affitto, che la Boldrini ha dichiarato di voler normare”, ha detto.

La Tarzia ha annunciato quindi la volontà di avviare una revisione delle “unioni civili, che, come si poteva prevedere, così come approvata ha aperto la strada, di fatto, alla stepchild adoption e, appunto, alla nuova schiavitù dell'utero in affitto, già peraltro vietata dalla legge 40“.

In discussione anche il Biotestamento

“Con il centrodestra al governo, procederemo certamente, come opportunamente annunciato dal presidente Berlusconi, alla revisione di alcune leggi, come quella sul testamento biologico, che ha vanificato un pilastro fondamentale della medicina rappresentato dall'alleanza medico-paziente-familiari, calpestando anche il diritto, sancito dalla Costituzione, di obiezione di coscienza”.