“THE STABLE”: LA CULTURA SLOVENA IN MOSTRA A VENEZIA

Negli spazi espositivi della Galleria A plus A di Venezia, il giovane artista Enej Gala presenterà “The Stable” (La Stalla), un progetto del tutto inedito, pensato e realizzato esclusivamente per la galleria veneziana a cura di aurora Fonda e Sandro Pignotti. La mostra, che inizierà il 13 giugno e si concluderà il 20 settembre, si sviluppa attraverso una serie di sculture e dipinti di diverse misure, dalle miniature fino ad opere a grandezza d’uomo. Tutte le opere sono collocate in un contesto che riprende l’ambientazione campestre tipica della Slovenia. I lavori pittorici della mostra prendono spunto dalle poesie raccolte nel libro “The Book of Things” del poeta contemporaneo sloveno Ales Steger.

L’intera esposizione si sofferma sulla funzione della cultura contadina slovena inserendola in un più ampio scenario globale. Alcune opere si mettono a confronto la cultura slovena con le origini del popolo europeo mettendo lo spettatore di fronte ad uno scenario rurale che si proietta fino ai giorni nostri. Nei dipinti di Gala è presente un costante dialogo tra elementi iperrealisti e primi piani opachi, costringendo lo spettatore a cambiare continuamente punto di vista, adattando la propria percezione al contenuto. Il suo tratto distintivo si ritrova nelle strategie che adotta per ironizzare i miti culturali e ideologici di del passato e del presente. L’onnipresente legame con la natura è probabilmente l’unico vero tratto dell’identità slovena. A emergere nel lavoro di Gala sono i romanzi di Kafka che riflettono l’idea della caccia come trappola, trasformando una serie di sculture e pitture in vere e proprie esche seducenti.

Enej Gala (Lubiana nel 1990) è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in Slovenia, Italia, Montenegro, Croazia, Albania, Senegal, Paesi Bassi e Portogallo. Dal 2010 partecipa ai workshop di Disegno e Pittura Atelier F a cura di Carlo di Raco, a Forte Marghera. Nel 2012 vince la borsa di studio della 96a collettiva giovani artisti della Fondazione Bevilacqua la Masa; il giovane sloveno è anche membro del collettivo Fondazione Malutta.