Coronavirus: in Cina frenano in contagi, ma è allarme economico. La situazione nel mondo

Il Giappone chiude le frontiere a 73 paesi e fissa le olimpiadi dal 23 all'8 agosto 2021. In Corea del Sud falliscono le misure di contenimento ed aumentano i casi

In Cina sono 81.518 gli attuali contagi complessivi ad oggi, 2.161 sono i pazienti in cura, 3.305 i decessi e 76.052 i dimessi dagli ospedali, pari a un tasso di guarigione del 93,2%.
La Cina ha registrato ieri solo 48 nuovi casi di infezione da coronavirus, tutti importati. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc), aggiornando il numero dei contagi di ritorno a 771, ha menzionato un ulteriore decesso nell’Hubei, provincia epicentro della pandemia. I casi gravi continuano ad assottigliarsi, essendo scesi di 105 unità a 528.

Allarme della Banca mondiale

“Le ricadute economiche della pandemia del coronavirus potrebbero portare a un arresto dell’economia cinese mettendo a rischio di povertà 11 milioni di persone dell’est asiatico”. Lo afferma la capo economista della Banca Mondiale per la regione Aaditya Mattoo. Anche nel migliore degli scenari l’espansione della Cina rallenterebbe al 2,3%, dal 6,1% del 2019.

Cina: rinviato a luglio il test per l’università

La Cina ha deciso che posticiperà da giugno al luglio l’esame per l’ingresso all’università, il temutissimo Gaokao, a causa dell’emergenza coronavirus che ha causato la chiusura delle scuole Le date fissate per il momento sono 7 e 8 luglio mentre per Pechino e la provincia di Hubei, dove ci sono stati più casi, la data verrà scelta separatamente. All’esame, che non era stato posticipato per l’epidemia di Sars, partecipano circa nove milioni di studenti ogni anno.

Il Giappone chiude a un terzo del pianeta

Al momento il governo esclude un’ipotesi di lockdown ma chiude le frontiere a 73 Paesi dai quali proibisce di arrivare a causa della diffusione del coronavirus. Nella ‘lista nera’ c’erano già Paesi come l’Italia, la Spagna, la Germania, la Francia, l’Australia e Iran; ora si aggiungono altri 49 Paesi, tra i quali Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Cina, Ecuador, Repubblica Dominicana, Cile, Panama, Brasile, Bolivia, Regno Unito e Grecia. Quasi un un terzo del pianeta rientra nelle zone in cui Tokyo esorta a non viaggiare oppure che sottopone a restrizioni di ingresso per tutti coloro che sono stati in quei territori nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Sol Levante. Per il resto del mondo, il governo nipponico mantiene un allerta 2 (che scoraggia viaggi non essenziali o urgenti). Finora il Paese ha registrato 2.665 contagi da nuovo coronavirus e 67 decessi (tra questi i 712 casi e le 11 vittime legate alla nave da crociera Diamond Princess). Ma negli ultimi giorni il Giappone ha rilevato un aumento dei casi, non solo negli aeroporti ma anche nel suo territorio. Per questo motivo c’è stato chi ha accusato il governo di aver nascosto i dati nelle settimane precedenti in attesa che si decidesse definitivamente il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo fissate ora dal 23 luglio all’8 agosto 2021.

Aumenta il numero dei contagi in Corea del Sud

Rialzo dei casi anche per la Corea del Sud che ha riportato ieri un rialzo di nuovi casi da Covid-19 a 125, dai 78 di domenica. Fallito, per il momento, il tentativo di tenere sotto controllo i focolai interni e i contagi importanti. Secondo il Korea Centers for Disease Controland Prevention, le infezioni totali sono 9.786 e i decessi 162(+4). Sono 15 i casi importati, 518 in totale. La Corea del Sud ha varato una quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti gli arrivi, anche per i 530 sudcoreani attesi dall’Italia. I guariti sono ad ora sono 5.408, mentre i pazienti in cura 4.275.