Consiglio superiore di sanità, ecco i nuovi 30

La squadra è finalmente pronta e sono molto orgogliosa e felice di presentarla a tutti. Abbiamo scelto il top assoluto per esclusivi meriti scientifici e in trasparenza. Il merito dev’essere finalmente la bussola che orienta le nomine in questo Paese”. Esordisce così il ministro della Salute, Giulia Grillo, nel presentare i 30 nuovi membri non di diritto del Consiglio superiore di Sanità, sul quale la titolare di Viale Ribotta aveva tirato una riga rossa nel dicembre scorso parlando della volontà di dare “al Consiglio superiore di sanità”, un organo “di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute”, “un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria”. Successivamente, era stato rivelato che il ministro aveva chiesto informazioni su alcuni membri. Oggi l'arrivo delle nomine e, a breve, quello del presidente: “Un nome condiviso, di prestigio e che interpreterà pienamente l’alto mandato scientifico del Consiglio”.

I nuovi 30

C'è anche Camillo Ricordi fra i nuovi componenti, direttore del Diabetes research institute and Cell Transplant Center della Miami University e, per l'appunto, diabetologo di fama internazionale, apripista nel campo del trapianto di isole pancreatiche e finito al centro di alcune polemiche, alcuni anni fa, in relazione al caso Stamina. Al suo fianco anche l'ematologo del Bambino Gesù Franco Locatelli, Giuseppe Remuzzi, Bruno Dallapiccola, l'ordinario di ginecologia al Gemelli di Roma, Giovanni Scambia, e l'ordinario di epidemiologia dell'Imperial College di Londra Paolo Vineis (accreditato come probabile presidente dell'Istituto superiore di sanità, assieme ad Adriano Aguzzi, neuropatologo e direttore dell'istituto dedicato a Zurigo).

Scienziati di fama mondiale

Cala sensibilmente l'apporto femminile all'interno dell'organi consultivo: dalle 14 donne presenti nel Css dell'ex ministro Beatrice Lorenzin, si è passati alle 3 in quello di Giulia Grillo. A ogni modo, ha spiegato il ministro, i 30 nomi appartengono alla più elevata classe nell'ambito medico e della ricerca: “Sono stati reclutati scienziati italiani di fama mondiale – ha detto – nell’ambito delle neuroscienze, dei trapianti di cellule staminali, dello studio di malattie rare. Esperti di scienze omiche (in particolare genomica e proteomica) immunologi e virologi, tra i quali un membro della Commissione Nobel. Ben 4 di loro sono italiani che hanno lasciato il nostro Paese per vari motivi e lavorano oramai da molti anni in importanti istituzioni internazionali con funzioni dirigenziali apicali”.