“Un Curato d’Ars in compendio”: chi era il beato Ferdinando Maria Baccilieri

Beato Ferdinando Maria Baccilieri, Sacerdote e fondatore delle Serve di Maria Campodoso di Reno Finalese (Modena), 14/05/1821-Galeazza Pepoli (Bologna), 13/07/1893 Proviene da una famiglia benestante. Riceve una valida formazione culturale, prima presso i Barnabiti di Bologna e poi presso i Gesuiti di Ferrara.

Avvenimenti

Entra nella Compagnia di Gesù, con il desiderio di dedicarsi all’evangelizzazione dei po- poli non cristiani. L’anno di noviziato è interrotto per motivi di salute ed è costretto a lasciare la vita religiosa.

• A 22 anni è ordinato sacerdote a Ferrara.

Consegue la laurea in diritto civile ed ecclesiastico presso la Pontificia Università di Bologna.

• Nel 1852 è nominato parroco a Galeazza Pepoli, dove rimane quarantuno anni, fino alla morte. Trasforma radicalmente la sua parrocchia con l’esempio della sua santità.

• Aderisce al Terz’Ordine dei Serviti.

Fonda la Congregazione delle Serve di Maria di Galeazza (approvata definitivamente dalla Santa Sede nel 1939) per l’assistenza alle famiglie povere e l’istruzione delle giovani.

Personalità

Ha un carattere mite, dolce e comprensivo. Ama la pace. Grande sensibilità nel comprendere le situazioni più difficili e nell’entrare in profonda intimità con i suoi parrocchiani.

Spiritualità

Preghiera prolungata specialmente notturna. Diffonde la devozione alla Vergine addolorata, alla quale consacra la sua parrocchia. Profonda devozione nel celebrare la Messa con intensa penetrazione ai sacri misteri che si stanno svolgendo sull’altare. E un vero martire del confessionale, in cui è capace di rimanere anche dieci ore al giorno. La costante coscienza di essere nelle mani del Signore lo porta a indirizzare tutto a lui. Grande carità verso tutti i bisognosi e gli ultimi, “Egli era un Curato d’Ars in compendio” (cardinale Parocchi).

Morte

Muore improvvisamente alle ore 3:40 del mattino, con la testa china su un libro di meditazione sulla passione di Cristo aperto sullo scrittoio dello studio. Le sue spoglie mortali sono venerate nella casa madre delle suore di Galeazza. Viene beatificato nel 1999.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi