Al via al Colosseo il G20 della Cultura, Franceschini: “La cultura sarà la chiave della ripartenza”

Per la prima volta la ministeriale della Cultura si tiene a Roma, il 29 a il 30 luglio. All'inaugurazione presenti, oltre al ministro della Cultura, il presidente Draghi, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco e la segretaria Generale dell'Unesco Audrey Azoulay

Cultura
Fonte Tusciaweb.eu

Il Colosseo ha ospitato l’apertura dei lavori della prima ministeriale della Cultura che si è tenuta nella Capitale. Alla presenza del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, del direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, della segretaria generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, dei ministri delle 20 principali economia mondiali e 40 delegazioni partecipanti, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha dato il via alla due giorni: “Sappiamo che la cultura sarà il motore di una crescita innovativa, sostenibile ed equilibrata”.

Dopo gli interventi, al Quirinale si è tenuto il concerto dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti, che ieri ha compiuto 80 anni.

Una grande sfida

Inaugurando il G20 della cultura di Roma, il ministro Franceschini ha dapprincipio ricordato “le piazze vuote, i musei chiusi come i cinema, i teatri, le biblioteche, hanno reso le nostre città tristi, spente. Per questo – ha proseguito – ora sappiamo che sarà la cultura la chiave della ripartenza, il motore di una crescita innovativa, sostenibile ed equilibrata”.

I Paesi del G20 hanno “raccolto con entusiasmo” la sfida “un’agenda comune fattiva e innovativa. Questo, ha spiegato Franceschini, “perché sappiamo che la cultura ha il potere di unire il mondo. Proteggere il patrimonio dell’umanità significa proteggere l’umanità stessa”.

La cultura, ha concluso il ministro, “sarà lo strumento decisivo per una crescita economica e uno sviluppo sostenibile delle nostre società. Sarà la frontiera su cui incrementare l’innovazione, la creatività, le opportunità dell’era digitale. Sarà la memoria del passato ma anche la bussola che ci indicherà la rotta per il futuro”.

Luoghi d’innovazione

Sottolinea il ruolo dei musei come luoghi di innovazione il direttore del Museo Egizio di Torino Greco: “Occorre sviluppare una educazione civica all’archeologia e al patrimonio culturale che i musei sono in grado di mettere in atto con i loro allestimenti. I luoghi che custodiscono le vestigia del passato possono funzionare da laboratori di innovazione, sperimentando nuove tecniche di ricerca attraverso le quali sia possibile interrogare gli oggetti in modi diversi”. “Un dialogo reale tra umanisti scienziati può produrre risultati innovativi. È arrivato il tempo di introdurre quello che potremmo definire un Umanesimo digitale – ha detto ancora Greco – in cui archeologi e antropologi, architetti, storici, filosofi, giuristi, neuroscienziati e psicologi lavorino fianco a fianco con chimici, fisici e esperti informatici per arrivare alla definizione di una nuova semantica che ci permetta di comprendere a pieno la complessità della realtà”.

Il ruolo essenziale della cultura

“Stiamo ribadendo un impegno per rendere la cultura centrale nelle politiche pubbliche”, ha la segretario generale dell’Unesco . “La cultura non è solo un importante e spesso sottostimato settore economico”, ha ricordato Azoulay, “ma ha un ruolo essenziale nella coesione delle società frammentate”.

L’intervento di Draghi

Nel corso del suo intervento il capo del Governo Draghi ha subito rievocato il recente riconoscimento di patrimonio mondiale dell’umanità dei portici di Bologna da parte dell’Unesco, e ne ha passati in rassegna alcuni. “Il centro storico di Roma, quello di Firenze, la Valle dei Templi; le città sepolte di Pompei ed Ercolano; le Cinque Terre e la laguna di Venezia“. “Sono luoghi”, ha proseguito, “che l’Italia custodisce per se stessa ma anche per il mondo intero.

Il presidente del Consiglio ha poi parlato dell’importanza delle cultura per l’economia italiana: “Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese. Il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del prodotto interno lordo e impiega in maniera diretta o indiretta tre milioni e mezzo di persone. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall’Unione europea, investiamo in queste attività quasi 7 miliardi di euro“.

Su Roma ha detto: “Interveniamo sul patrimonio culturale di Roma, da Cinecittà all’Appia Antica. Il Giubileo del 2025 deve essere occasione di rilancio profondo e duraturo per questa città”.

Arte e ambiente, sottolinea Draghi, sono unite da un legame. “La tutela del patrimonio artistico richiede anche maggiore sostenibilità ambientale. In Italia, più di dieci siti Patrimonio dell’Umanità sono in pericolo per l’innalzamento del livello del mare. Il rischio di alluvioni minaccia tra il 15 e il 20% dei beni culturali del nostro Paese”.

Il premier ha così richiamato all’attenzione quanto conseguito dal recente G20 su Clima, Energia e Ambiente di Napoli e sugli obiettivi della Conferenza COP26 del prossimo autunno: “Come co-presidenza della COP26 insieme al Regno Unito, siamo impegnati a raggiungere un accordo ambizioso sulle emissioni globali. I risultati del G20 sull’Ambiente a Napoli di qualche giorno fa sono certamente un passo nella direzione giusta direzione, e a questo proposito vorrei ringraziare il Ministro Cingolani”.

“A questo sforzo multilaterale, si accompagna un’agenda domestica altrettanto coraggiosa”, ha aggiunto Draghi. “A Venezia, com’è stato ricordato, abbiamo vietato, severamente ristretto, il passaggio delle grandi navi davanti alla Basilica di San Marco e nel canale della Giudecca, era un provvedimento atteso da anni e di nuovo voglio ringraziare il Ministro Franceschini ma anche l’Unesco perché è stata una sollecitazione molto importante. E abbiamo varato misure anche di sostegno a favore delle categorie più colpite. Voglio ricordare un punto che diventerà importantissimo, forse il più importante negli anni a venire: la transizione ambientale ha dei costi molto alti e lo Stato deve farsi carico di accompagnare cittadini e imprese in questo percorso”.