Scuole paritarie, Rospi: “Dal governo ennesimo colpo basso ai danni di giovani e famiglie”

L'onorevole Gianluca Rospi, in una nota, comunica la bocciatura di un suo emendamento presentato per includere le paritarie nel miliardo di euro destinato alle statali

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“Ancora una volta le scuole paritarie vengono trattate come il fanalino di coda dell’istruzione in Italia. E’ stato infatti bocciato il mio emendamento al dl Rilancio che prevedeva l’inclusione degli istituti paritari nel miliardo di euro destinato alle scuole statali”. E’ quanto scrive in una nota il deputato e presidente della componente Popolo Protagonista, l’onorevole Gianluca Rospi, che ha voluto sottolineare l’esclusione “immotivata sin da subito e che vedrà come drammatico risultato, la chiusura di tanti, troppi istituti paritari che con la grave crisi economica provocata dal Covid-19, si ritrovano senza le risorse necessarie per garantire gli stipendi al personale e quindi offrire un’adeguata istruzione”.

La preoccupazione per l’inizio del nuovo anno scolastico

“Ad oggi il prospetto per settembre è allarmante, il Governo se non vorrà vedere migliaia di docenti e personale scolastico perdere il lavoro, dovrà trovare al più presto una soluzione opportuna – sottolinea l’onorevole Rospi -. Sembra non esserci una piena coscienza di quello che sta succedendo perché si tratta, purtroppo, dell’ennesimo colpo basso fatto ai danni di giovani e famiglie. Ci dobbiamo rendere conto che così si sta impedendo ai ragazzi di scegliere liberamente il tipo di istruzione a loro più consono, si sta limitando il loro diritto allo studio”.

La difficoltà delle paritarie

Già nel mese di giugno, l’onorevole Rospi, dalle colonne del nostro quotidiano aveva lanciato un allarme per quel che riguarda le scuole paritarie. “Gli aiuti che sono arrivati dallo Stato non bastano a tutelare la categoria, cifre da ritenere irrisorie, che poco potranno fare per salvare questa importante realtà italiana. Lo stesso Decreto Rilancio, per il 2020, incrementa di oltre 370 milioni di euro i fondi per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e istituisce un fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 di 1 miliardo per gli anni 2020-21 per le sole scuole statali. Per le paritarie, invece, il Governo ha incrementato il fondo per l’anno 2020 di soli 15 milioni di euro, stanziando poco più di 120 milioni, in gran parte destinati alle sole scuole dell’infanzia. Insomma solo poche briciole vista la mole dell’intervento a sostegno che risulta necessario e vitale – aveva scritto – Se il Governo non interviene si fa, quindi, sempre più vicina la terribile ipotesi che almeno il 30% delle scuole paritarie chiuda perché non più in grado di sostenere le spese e di pagare i dipendenti, con la conseguenza che molti bambini rischieranno di non avere accesso all’istruzione di base, senza dimenticare i licenziamenti di massa sempre più concreti”.

L’appello di Salvini per le scuole

Nei giorni scorsi, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pubblicata su Avvenire, per attirare l’attenzione sulle scuole, in particolare sulle paritarie. Tema condiviso da tutto il centro destra: su questo tema sono intervenuti più volte sia Giorgia Meloni sia Antonio Tajani. “La scuola in Italia corre un grave pericolo. In primis la scuola statale che ancora attende proposte concrete e certe sul suo futuro, sia dal punto di vista delle regole, sia per quanto riguarda la vera e propria emergenza legata alle strutture, spesso obsolete e inadeguate. Non possiamo permetterci di arrivare alle scadenze di settembre con le poche (e a tratti confuse) idee che finora hanno caratterizzato il dibattito nella maggioranza di Governo”, ha scritto il leader leghista, che a Sergio Mattarella chiede di “valutare se esistano margini per accelerare una scelta politica in tempi brevi da parte della maggioranza”.