Coronavirus, Oms: “Nel mondo casi raddoppiati in 6 settimane”

l numero delle persone contagiate dal coronavirus nel mondo ha superato i 12 milioni. Balzo dei casi posittivi a Tulsa dopo il comizio di Trump

Il numero delle persone contagiate dal coronavirus nel mondo ha superato i 12 milioni. Per la precisione, sono 12.041.480. Lo riporta il bilancio della Johns Hopkins University. Per numero di contagi – dopo gli Usa – ci sono Brasile, India, Russia, Cile, Perù, Gran Bretagna, Messico, Spagna, Iran e Italia. I morti in totale sono 549.468. Per numero di decessi – dopo gli Usa – ci sono: Brasile (67.964), Gran Bretagna (44.602), Italia (34.914) e Messico (32.796). Lo stato di New York, da solo, si piazza al sesto posto con 32.251 morti. Tutte le altre nazioni sono sotto la soglia delle 30mila vittime.

Oms: casi raddoppiati in 6 settimane

L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l’allarme. “In molti Paesi l’epidemia non è affatto sotto controllo. Nelle ultime sei settimane i casi accertati sono raddoppiati”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus. “Con 11,8 milioni di casi nel mondo, e più di 544 mila morti, la pandemia sta accelerando”, afferma. “Siamo nel mezzo della battaglia della nostra vita”. E l’unico modo per combattere il virus è “restare uniti“. Poi annuncia un Comitato indipendente per valutare la risposta alla pandemia e dice: “Noi tutti dobbiamo guardarci allo specchio”.

La diffusione del coronavirus nel mondo

Fauci: “Pandemia solo all’inizio”

La pandemia globale “è ancora all’inizio”. Il virus è “sempre forte”. Il vaccino arriverà “probabilmente tra fine 2020 e inizio 2021”. Nei prossimi mesi “a meno che tutti i diversi Paesi non adottino misure di contenimento, dobbiamo aspettarci una diffusione del contagio ancora più vasta“. Così Anthony Fauci sul Corriere della sera. Secondo l’immunologo della task force anti Covid-19 Usa, l’Organizzazione mondiale della Sanità “ha tanti difetti, ma è necessaria”. Il Presidente Trump ieri ha ufficializzato l’uscita degli Usa dallOms. “Negli Stati Uniti abbiamo un problema – ha detto Fauci – perché la nostra epidemia non è sotto controllo“. Il presidente Trump “non ha mai cercato di licenziarmi, è molto interessato a riaprire il Paese e a riattivare l’economia”. “La Cina non è stata del tutto trasparente nella prima fase dell’epidemia – osserva Fauci – quando diceva che il Covid-19 si trasmetteva solo dagli animali agli esseri umani e che non aveva la capacità di passare da uomo a uomo”.

Coronavirus nel mondo: gli Usa

I nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 55.000. E’ quanto emerge dai dati della John Hopkins University, che parla di 3 milioni di contagiati (3.054.699) e di 132.300 morti. Un balzo dei casi positivi al coronavirus si è registrato a Tulsa, la città dell’Oklahoma dove il presidente Donald Trump ha tenuto un comizio lo scorso 20 giugno. Nello specifico, la contea ha registrato 206 nuovi casi martedì e ben 261, record negativo cittadino, lunedì. “Negli ultimi due giorni abbiamo avuto quasi 500 casi e sappiamo che ci sono stati diversi grandi eventi poco più di due settimane fa”, ha detto il direttore del Dipartimento della Salute di Tulsa, Bruce Dart. Dart non ha fatto esplicito riferimento al comizio di Trump – considerato un flop per la bassa presenza di persone all’evento – ma ha spiegato che si tratta solo di “fare due più due” fra l’aumento dei casi e i grandi eventi delle scorse settimane.

Condanna a morte

L’emergenza sanitaria non ferma il boia. Billy Wardlow, 45 anni, è stato ucciso con un’iniezione letale nel penitenziario di Huntsville, a nord di Houston, in Texas. Wardlow è stato condannato per l’uccisione di un uomo di 83 anni al quale aveva tentato di rubare l’auto. Si tratta della prima esecuzione in cinque mesi in Texas, da quando è iniziata la pandemia.

Il condannato a morte, Billy Wardlow