Emergenza freddo: la Chiesa di san Calisto in Trastevere aperta ai senzatetto

La Comunità di Sant’Egidio, a motivo dell’emergenza freddo di questi giorni, da sabato 7 gennaio scorso ha aperto la chiesa di San Calisto in Trastevere per dare riparo notturno alle persone di strada che non hanno altro rifugio; l’edificio rimarrà aperto fino a quando permarranno le basse temperature.

Alla Parrocchia di Santa Maria in Trastevere è connessa una rettoria affidata alla Comunità di Sant’Egidio, che vi svolge attività di culto e di catechesi, particolarmente per gli anziani e le persone con disabilità.

Sono circa trenta le persone, fra italiani e stranieri che normalmente vivono per strada, attualmente ospitati per la notte nella chiesa e nei locali attigui, opportunamente riscaldati e provvisti di letti e coperte e servizi igienici. Gli ospiti possono cenare dalle ore 19 in poi, presso la vicina mensa di Via Dandolo, e quindi accedere alla chiesa di San Calisto tra le 20 alle 22. La mattina lasciano l’edificio intorno alle ore 8.

L’accoglienza è garantita dai volontari della Comunità di Sant’Egidio che sono presenti durante tutto l’orario di apertura e, a turno, anche la notte. Ogni ospite viene preso in carico dai volontari e accompagnato nella ricerca di soluzioni alle sue necessità materiali e di salute. Nei giorni successivi alla prima accoglienza si cercano, laddove è possibile, situazioni di accoglienza più stabili.

La chiesa e i locali sono in zona extraterritoriale, proprietà della Santa Sede. La chiesa è un luogo di culto antichissimo, edificato nel luogo dove fu martirizzato Papa Calisto I, nel 222. Il martirio avvenne sotto Alessandro Severo, imperatore romano, appartenente alla dinastia dei Severi, che regnò dal 222 al 235, anno della sua morte. Calisto fu precipitato in un pozzo con un sasso al collo. Questo pozzo si conserva ancora nel giardino del convento e può essere visitato. Nel 740 la chiesa fu ricostruita da Gregorio III. Nel secolo XVI S. Pio V (1566, Ghisleri) avendo tolto ai Benedettini il loro convento sul Quirinale, concedette loro il palazzo contiguo alla chiesa che, insieme al palazzo, fu restaurata da Orazio Torrigiani.

L’interno della chiesa presenta opere artistiche di rilievo. La volta fu dipinta da Avanzino Nucci e di questo medesimo pittore è il quadro dell’altare maggiore: alcuni Santi in orazione davanti alla Madonna. Alla destra dell’altare si può ammirare S. Mauro di Pierleone Ghezzi. Alla sinistra, il Martirio di S. Calisto di Giovanni Bilivert, fiorentino.