Bologna, giudizio immediato per l’assassino dell’imprenditore Chiarini

Giudizio immediato per Desmond Newthing, nigeriano di 25 anni accusato di aver ucciso a coltellate l’imprenditore Lanfranco Chiarini, trovato morto il 4 gennaio nella sua casa sulle colline di Castel San Pietro, nel Bolognese. Il nigeriano fu fermato una settimana dopo dai Carabinieri.

Rapporti consensuali

Desmond, ospitato in un centro di accoglienza di Castenaso, era stato fermato dai carabinieri il 13 gennaio scorso in stazione a Bologna. Secondo quanto accertato dagli investigatori, prima del delitto fra i due uomini si sarebbe consumato un rapporto sessuale: i due infatti si conoscevano da almeno un paio di mesi, ma non è chiaro in che modo fossero venuti in contatto.

Omicidio volontario

Per il nigeriano richiedente asilo – era sbarcato a Lampedusa nel 2015 e aveva un permesso di soggiorno per motivi umanitari valido fino allo scorso giugno – il Pm Antonella Scandellari ha chiesto il processo per omicidio volontario, per la rapina di circa mille euro della vittima, per incendio e per il tentativo di distruzione di cadavere appiccando il fuoco nella casa. L’accusa di omicidio è aggravata dai futili motivi e dalla brutalità: come emerso dall’autopsia, furono infatti 25 le coltellate inferte tra braccia spalla e base del collo che uccisero Chiarini.

Il Gip Aldo Resta ha fissato un’udienza davanti alla Corte di Assise per il processo immediato, che prevede di saltare l’udienza preliminare quando si ritiene di aver raggiunto l’evidenza della prova e l’imputato è stato interrogato, ma la difesa può comunque chiedere il rito abbreviato: giudizio allo stato degli atti e riduzione di un terzo dell’eventuale pena.