Assolto Cerroni, ex patron di Malagrotta

Ci sono volute otto ore di camera di consiglio per deliberare la sentenza che ha scagionato l'ex patron di Malagrotta, Manlio Cerroni, dall'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti a Roma e nel Lazio. Il pm Alberto Galanti, lo scorso marzo, aveva avanzato la richiesta di 6 anni di reclusione a carico di Cerroni, sospettato di aver messo in piedi un sodalizio criminoso volto all'arricchimento attraverso lo smercio illecito di rifiuti solidi e urbani nel territorio della Capitale e dintorni. Il pm aveva parlato di “un sistema che sta con un piede e mezzo nel 416 bis, l'associazione di stampo mafioso… A Roma e nel Lazio c'è stata una gestione da anni '60 nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Per anni si è buttato tutto in discarica senza effettuare alcun tipo di differenziata”. E ancora: “Fino a due anni fa – aveva affermato durante la requisitoria di marzo – non c'è mai stata una gara pubblica… questa parola non è mai comparsa in questo processo”.

Assolti gli imputati

Non così per i magistrati, secondo i quali non solo Cerroni ma anche gli altri imputati al banco degli accusati sono stati scagionati: le assoluzioni sono infatti arrivate per l'ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi (per il quale erano stati chiesti 5 anni), l'amministratore unico di molte imprese riconducibili a Cerroni, Francesco Rando (anche per lui richiesta di 5 anni), Luca Fegatelli, ex dirigente dell'Area Rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Sicignano, ex supervisore delle attività operative condotte presso gli impianti di Cecchina, Raniero De Filippis, ex capo Dipartimento del territorio della Regione Lazio e Piero Giovi.

“Non chiedevo il premio ma il castigo proprio no – ha detto il 92enne ex patron di Malagrotta -. Dopo tutto quello che ho fatto nella vita e per Roma, che ho amato tanto. Sapete quante volte ho detto 'ditemi, che io la sistemo'”. Cerroni è stato presente in aula durante la lettura del dispositivo, al termine della quale è scoppiato in lacrime.