Morto suicida Fidelito Castro, primogenito di Fidel

Fidel Castro Diaz-Balart, detto Fidelito, era il figlio maggiore dell'ex presidente cubano Fidel Castro. Il primogenito del “Lider maximo”, capostipite di una discendenza numerosa, si è tolto la vita dopo aver sofferto a lungo, a quanto pare, di una grave forma di depressione. A riportare la notizia è stata la tv di Stato cubana, la quale ha anche riportato di come Fidelito fosse stato “inizialmente ricoverato in ospedale per i traumi dovuti allo stato depressivo nel quale versava, per poi proseguire il trattamento come paziente ambulatoriale, assistito da un gruppo di medici per diversi mesi. Il suo soprannome era dovuto all'impressionante somiglianza con suo padre, il quale lo aveva avuto da sua moglie Mirta Diaz-Balart, sposata nel 1948 quando la ragazza, aristocratica e sorella di un suo compagno di università, aveva 22 anni. Fidel jr era nato un anno dopo, poco prima che il genitore, assieme allo zio Raul, iniziasse la rivoluzione contro Fulgencio Batista, il quale pare fosse un amico della famiglia di Mirta e che abbia contribuito alle nozze con un dono agli sposi.

Le attività

Alla via politica, Fidelito aveva preferito quella accademica: poco più che maggiorenne, si era recato in Unione Sovietica, sotto lo pseudonimo di José Raul Fernandez, per studiare fisica nucleare e pare che anche la sua consorte fosse russa salvo poi, stando ai media cubani, aver divorziato per sposare una donna cubana. Tra il 1980 e il 1992, mise a frutto i suoi studi prestando servizio a capo del programma nucleare cubano: un incarico che, dopo 12 anni, pare sia stato revocato dallo stesso Fidel Castro per motivi mai rivelati. Alcuni media, tuttavia, hanno sostenuto che il “Lider maximo” motivò la decisione come “scarsa competenza”. Successivamente, Fidelito aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente dell'Accademia delle Scienze cubana, per poi lavorare come consulente scientifico del Consiglio di Stato.

Sostanzialmente, dopo la rimozione dal suo incarico a capo del programma nucleare (durante il quale aveva lavorato al progetto di una centrale da realizzare a Cuba, poi interrotto a inizio anni '90 per mancanza di finanziamenti) di Diaz-Balart si era conclusa anche l'attività pubblica, intrapresa comunque in modo marginale. Suo padre era deceduto meno di due anni fa, il 26 novembre 2016, all'età di 90 anni.