CARITAS: SBARCA A ROMA IL PROGETTO “UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA”

E’ giunta a Roma una nuova forma di affidamento familiare, per cui una famiglia si mette a disposizione per essere di sostegno ad un’altra famiglia in difficoltà, coinvolgendo tutti i componenti dei due nuclei. Questo progetto, promosso dalla Fondazione Paideia e già presente e attiva in molte parte d’Italia dal 2003, giunge ora a Roma, dove con la collaborazione di Caritas Italiana, Caritas diocesana di Roma e Assessorato alle Politiche Sociali del comune, avrà luogo una sperimentazione di due anni. In questo arco di tempo saranno avviati otto affidi della durata di dodici mesi. L’iniziativa, chiamata “Una famiglia per una famiglia” è stata presentata in Campidoglio.

Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma, spiega che ha grande “difficoltà con le famiglie che si riferiscono alla Caritas diocesana: possiamo offrire interventi di ordine materiale, come l’accesso all’Emporio della solidarietà, o il farci carico delle utenze quando è possibile. Ma ci siamo resi conto che c’è un’altra difficoltà, che è molto più interiore, che è molto più profonda ed è quella della incapacità, molte volte, delle famiglie di sapersi gestire: la presenza di un’altra famiglia che possa star vicino alla famiglia in difficoltà per aiutarla a individuare i percorsi e venire fuori dalle difficoltà materiali e psicologiche è molto positiva”.

Si tratta di un intervento di sostegno non professionale, basato dunque sulle competenze genitoriali e familiari maturate in modi diversi: non si tratta di prendersi cura solo di bambini, ma di condividere momenti ed esperienze con un’altra famiglia, in un attitudine di ascolto e reciprocità. Le famiglie  affiancanti sono tutte accomunate dalla disponibilità a fare nuove esperienze e da un atteggiamento di apertura verso gli altri. Viene coinvolto tutto il nucleo familiare, ciascuno con le sue competenze. Ogni famiglia è affiancata da un tutor, una persona presente per tutta la durata del progetto che è in contatto costante con l’assistente sociale che segue la famiglia in difficoltà.

La Fondazione Paideia lo presenta non come un percorso di integrazione e di assistenza, ma come un percorso di interazione tra persone differenti.  “L’obiettivo – dice il direttore di Paideia, Fabrizio Serra- è quello di riuscire a trasformare una buona prassi in una politica attivabile, sostenibile sui vari territori, in modo che i servizi possano essere attrezzati e dotati di una modalità di intervento in più per andare a coprire un’area di vulnerabilità e di fragilità di quelle famiglie che si trovano nella fascia grigia, famiglie che necessiterebbero di interventi più impegnativi, anche dal punto di vista delle risorse economiche che dovrebbero essere messe in campo”.