Fraternità e cura della casa comune: capisaldi del pensiero cattolico

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Il pensiero cattolico, nella politica italiana post-unitaria, ovvero dall’eredità di Rosmini fino ad arrivare a De Gasperi costituisce il fondamento più luminoso della nostra Repubblica. Al di là di un’analisi meramente storica, risulta di interesse fornire anche gli elementi per la rivalutazione dei capisaldi etici della nostra convivenza civile, così come i protagonisti dell’impegno politico contribuiscono a costruire, nell’intento fra loro condiviso, di perseguire il bene comune che, anche oggi, sul finire del 2023, costituisce la radice del cattolicesimo sociale. Il punto di partenza, ancora di particolare attualità, è il rapporto tra Stato e Chiesa, tra la politica e il mondo cattolico dall’Unità d’Italia ai giorni nostri.

Questo percorso storico – e non solo – va dal Non expedit di Pio IX del 1868 alla Rerum novarum di Leone XIII, enciclica attenta ai problemi sociali e politici, e che prosegue fino all’attualità, con l’intento di evidenziare come il rapporto tra lo Stato e la Chiesa si caratterizza per una storia a volte di netta separazione, e in altre fasi di avvicinamento. Un momento di particolare rottura è quello relativo il Non expedit di Pio IX, che è una disposizione della Santa Sede con la quale il pontefice Pio IX, nel 1868, per la prima volta, dichiara inaccettabile per i cattolici italiani partecipare alle elezioni politiche del Regno d’Italia e, per estensione, all’intera vita politica italiana. Fase diversa e successiva è quella che si apre con la Rerum novarum, emanata da Leone XIII nel 1891. Già a partire dalla fine degli anni Trenta del XIX secolo si sviluppa una serie crescente di riflessioni che riguardano la questione sociali nella sua interezza.

In questo modo, l’applicazione della Dottrina sociale ha preso avvio partendo dall’analisi delle precarie condizioni umane e lavorative degli operai, aprendosi all’attualità sociale e politica. È poi giunta fino ad oggi con il pontificato di Papa Francesco che, attraverso le encicliche Fratelli tutti, Laudato Sì e l’esortazione apostolica Laudate Deum, ha saputo cogliere alla radice i problemi della società attuale, fornendo una lettura dei fenomeni sociali del nostro tempo e delle fragilità emergenti attraverso i principi della fraternità umana e della cura della “Casa comune”. Questi due capisaldi del pensiero cattolico hanno le loro solide radici nel passato e dovranno guidare le nostre decisioni nel futuro per creare una società sempre più solidale.