Sassari, Carles Puigdemont ha lasciato il carcere

La prima udienza per decidere sulla richiesta di estradizione è fissata per il 4 ottobre

E’ stato rimesso in libertà l’ex presidente della Generalitat de la Catalunya Carles Puigdemont, arrestato ieri in Sardegna. Non gli viene applicata alcuna misura cautelare, può dunque circolare senza limitazioni. All’uscita dal carcere nessuna dichiarazione, solo un post su Twitter. L’ex presidente sarebbe arrivato sull’isola per partecipare ad un evento sulla cultura popolare catalana, Adifolk, che si tiene ad Alghero. In Catalogna si è tenuta una manifestazione di protesta, sembra senza incidenti, da parte di simpatizzanti del movimento indipendentista vicino al consolato italiano a Barcellona. E’ stata fissata al 4 ottobre la data della prima udienza per decidere sulla sua estradizione.

L’udienza

La Corte d’Appello di Sassari ha accolto la richiesta da parte della procura generale di non applicare alcuna misura cautelare, rimettendo in libertà Puigdemont, fermato ieri sull’isola, il quale ha partecipato all’udienza in videoconferenza dal carcere di Bancali, dove si trovava da ieri sera. L’ex presidente catalano ha lasciato il carcere poco prima delle 18:00, accanto a lui tra gli altri il governatore della Sardegna Christian Solinas. “La Spagna non perde mai l’occasione di mettersi in ridicolo”, ha twittato Puigdemont, postando una foto della sua uscita dal penitenziario.

L’udienza del 4 ottobre

L’avvocato italiano di Puigdemont, Agostinangelo Marras, ha spiegato che non sono state applicate misure cautelari di alcun genere e dunque può circolare senza limitazioni. Il prossimo 4 ottobre è la data fissata per decidere sulla richiesta di estradizione e se Puigdemont non si presenterà davanti alla Corte di appello di Sassari e sarà accertato che non si trova nel nostro Paese, il caso dovrà concludersi per l’Italia con una pronuncia di non luogo a procedere. Seconda la procedura, in caso di assenza in aula, il giudice deve incaricare la polizia di verificare se Puigdemont si trovi in Italia, in caso di esito negativo la strada obbligata è la chiusura del caso.

In Spagna

Il premier spagnolo Pedro Sánchez, dall’isola di La Palma dove si recato per l’emergenza recata all’eruzione vulcanica, ha dichiarato che “è evidente che Carles Puigdemont deve presentarsi e mettersi a disposizione della giustizia”. Poi ha aggiunto che “il dialogo con la Catalogna è più necessario che mai”. Si è tenuta intanto a Barcellona la protesta dei simpatizzanti del movimento indipendentista per l’arresto di Puigdemont, secondo fonti della polizia municipale citata dai media spagnoli, nel corso della mattinata si sono riunite circa 500 persone.