La riforma dei Tribunali sul tavolo del Consiglio dei nove

“Non aspettatevi rivoluzioni”. Questo il commento della vicedirettrice della sala stampa vaticana Paloma Garcia Ovejero nell’annunciare la prossima riunione del Consiglio dei 9 che sta lavorando alla riforma della Curia e che si terrà dal 24 al 26 aprile prossimi.

La discussione sui dicasteri

Nel briefing sulla 18^ sessione che si conclude oggi (il Papa ha partecipato a tutte le riunioni tranne a quella di questa mattina per l’udienza generale e alla seconda parte della mattinata di lunedì per la visita ad limina dei vescovi del Costa Rica) ha spiegato che “le sessioni di lavoro sono state dedicate ad ulteriori considerazioni su diversi Dicasteri della Curia: in particolare, si è proseguita la discussione sulla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide); la Congregazione per le Chiese Orientali; il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso”. Non è stata ripresa, invece, la discussione sul ruolo della Segreteria di Stato affrontata nella riunione di dicembre.

Il futuro dei Tribunali

Gran parte del tempo è stato dedicato alla “Diaconia della Giustizia”, quindi ai Tribunali: Penitenzieria Apostolica, Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e Tribunale della Rota Romana. Anche la seduta conclusiva di oggi pomeriggio sarà dedicata a questo argomento perché il Papa vuole approfondire lo specifico ruolo di “ministero della misericordia” dei Tribunali. In particolare della Penitenzieria e delle sue competenze sul “foro interno”, in cui rientrano non solo assoluzioni e dispense ma anche i delitti più gravi ovvero la profanazione delle Sacre Specie eucaristiche, la violazione del sigillo sacramentale, l’assoluzione del complice in un peccato contro il sesto comandamento, l’aggressione fisica al Romano Pontefice e la consacrazione di un vescovo senza il mandato pontificio, per i quali si incorre nella scomunica automatica.

L’iter per la scelta dei vescovi

Un altro capitolo importante che si è iniziato ad affrontare riguarda il processo per la selezione di candidati all’Episcopato, con la procedura che coinvolge i vescovi, i rappresentanti pontifici e la Congregazione competente. A margine di questo capitolo, proprio oggi è giunta la notizia dell’accettazione della rinuncia dell’arcivescovo di Ferrara, mons. Luigi Negri. Papa Francesco ha nominato suo successore mons. Giancarlo Perego, volto noto perché finora è stato direttore generale della Fondazione Migrantes.

Bilanci al palo

Il cardinale George Pell ha riferito sul lavoro della Segreteria per l’Economia, a lui affidata, per la piena attuazione della riforma economica richiesta dal Santo Padre, con particolare attenzione all’attività di formazione del personale e alle risorse umane. Quanto ai bilanci, il consuntivo 2016 annunciato a dicembre non è ancora stato pubblicato mentre “Il bilancio economico del 2015 – ha detto Garcia – è stato consegnato al Papa, ora aspettiamo. In ogni caso è una questione che riguarda il Consiglio per l’Economia e non il C9”.

La riforma della Lev e la comunicazione

L’ultimo argomento affrontato è stato quello del settore comunicazione. Il Prefetto della Segreteria mons. Dario Edoardo Viganò ha presentato lo stato attuale della riforma con l’avvenuto accorpamento della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano nel Dicastero a lui affidato. Sono stati avviati incontri di lavoro con la Segreteria di Stato, la Segreteria per l’Economia, l’Apsa e l’Ufficio del Lavoro per accompagnare questa nuova fase della riforma. Inoltre, è stato presentato il piano per ristrutturare le frequenze radio e le nuove policy per il mondo dei social network. Avviata anche la riflessione sul progetto di riforma della Libreria Editrice Vaticana che si dovrebbe concludere entro quest’anno.

La solidarietà al Papa

Come si ricorderà, la riunione del C9 era iniziata con un attestato di stima e solidarietà dei cardinali al Papa. “In relazione a recenti avvenimenti, il Consiglio – aveva detto il cardinal Maradiaga – esprime pieno appoggio all’opera del Papa, assicurando al tempo stesso adesione e sostegno pieni alla Sua persona e al Suo Magistero”. Quali sono i “recenti avvenimenti”? I dubia espressi da quattro cardinali sull’Amoris Laetitia? I manifesti affissi contro il Pontefice? La falsa edizione dell’Osservatore Romano inviata via mail? Lo scontro che ha visto protagonisti i vertici dell’Ordine di Malta? Il C9 non lo ha specificato e Paloma Garcia non ha aggiunto dettagli.