Usura, interessi al 200%: cinque arresti in Brianza

Cinque persone sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Desio (Monza Brianza) con l'accusa di usura ed estorsione

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Foto di martaposemuckel da Pixabay

Minacce ma anche violenza fisica e pestaggi nei confronti delle proprie vittime. Cinque persone sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Desio (Monza Brianza) con l’accusa di usura ed estorsione.

Usura in Brianza

Almeno dieci le persone costrette a pagare cifre esorbitanti per sanare i debiti e le indagini, che presero il via nel 2019, hanno messo in luce un consorzio di soldi a ‘strozzo’ con interessi anche del 200%.

A far scattare l’inchiesta dei carabinieri della Stazione di Limbiate coordinati dalla Procura di Milano, fu una perquisizione in alcune abitazioni, occupate da famiglie di origini libiche, collegate con pregiudicati italiani.

All’arrivo dei militari iniziarono a volare dai balconi pacchetti con Rolex d’oro e mazzette di soldi, nel maldestro tentativo di disfarsi della refurtiva.

All’esito della perquisizione, erano stati trovati 50.000 euro, assegni bancari post datati per circa 5.000 euro, orologi Rolex – Tag Heur – Janvier per un valore di circa 30.000 euro e monili in oro.

All’episodio ha fatto seguito una escalation di denunce. Prima quella di un 37enne di Limbiate, poi le violenze raccontate da un piccolo imprenditore, caduto in pesanti difficoltà economiche a causa della dipendenza da cocaina e dalla separazione con la moglie, e di molti altri. Ora gli arresti.

Il pizzo a Torre Annunziata

Solo lo scorso 6 ottobre, si è scoperto che i dirigenti del Savoia Calcio, di Torre Annunziata (Napoli) venivano costretti a versare 130mila euro al clan per portare avanti la loro attività sportiva di squadra di calcio dilettantistica nel campionato di Eccellenza campana.

I dirigenti avrebbero pagato il pizzo richiesto agli emissari del clan Gionta – sodalizio criminale operante nell’area del comune di Torre Annunziata – nel giro di sette mesi, tra il novembre 2021 e il maggio 2022. In quel caso, i carabinieri avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro soggetti ritenuti vicini al clan locale. Per loro l’accusa a vario titolo è di associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsioni, aggravate sia dalle modalità mafiose sia dall’agevolazione del sodalizio criminale operante tra Torre Annunziata e le zone limitrofe.