Biotestamento: un “canguro” per aggirare gli emendamenti

L’ombra del “canguro” torna nelle aule parlamentari. Non si tratta del celebre animale, ma di un espediente tecnico per giungere alla rapida approvazione di un progetto di legge attraverso un maxi-emendamento che assorba tutte le discussioni.

Lettera a Grasso

La presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia De Biasi (Pd), ha inviato al presidente Pietro Grasso una lettera per chiedere la possibilità di ricorrere a questo meccanismo al fine di sbloccare lo stallo in cui si trova il testo sul Biotestamento.

L’empasse in Commissione

“Ho chiesto – ha spiegato all’Ansa la De Biasi – di ritirare i tremila emendamenti al ddl sul Biotestamento attualmente presenti, perché ci troviamo in presenza di un atteggiamento ostruzionistico“. Ap, ha sottolineato la presidente della commissione Sanità, “ha ritirato i propri duecento emendamenti ma la Lega non ha voluto ritirare i propri 1.500. A fronte di tale situazione, ieri abbiamo dato avvio alla votazione degli emendamenti e il M5S ha proposto di continuare la votazione adottando il meccanismo del ‘canguro'”.

Dinanzi a tale richiesta, ha quindi precisato De Biasi, “ho dovuto informare il presidente del Senato Pietro Grasso, inviandogli una lettera in merito. Al momento attendiamo dunque che il presidente risponda e chiarisca se la commissione può adottare il meccanismo del ‘canguro’ per la votazione degli emendamenti”.

C’è un precedente. Nel febbraio 2016 Grasso bloccò il maxi-emendamento Marcucci, una sorta di “super-canguro”, per l’approvazione della legge sulle unioni civili in Senato.

Settimana cruciale per il Biotestamento

La De Biasi ha spiegato inoltre che se non ci saranno novità, il provvedimento andrà in Aula “senza relatore”. Ad ogni modo, ha chiarito, “la prossima settimana sarà quella veramente cruciale per capire le sorti del ddl; infatti, dopo ci sarà la votazione della Legge elettorale, successivamente le elezioni in Sicilia e quindi la votazione della legge di Bilancio. È quindi chiaro – ha concluso – che la settimana prossima bisognerà definitivamente decidere in merito alle sorti del ddl sul Biotestamento“.