Mueller a BuzzFeed: “Articolo non accurato”

Il caso Cohen, o meglio, l'ultimo caso Cohen, quello legato alle rivelazioni della piattaforma BuzzFeed, sembra destinato a sgonfiarsi. Trump lo ha definito subito una fake news, e fin qui nulla di strano, ma ora a scendere in campo è nientemeno che il superprocuratore Robert Mueller che, rispetto alle ipotesi avanzate dall'articolo pubblicato da Bf sulla richiesta del presidente al suo ex legale di mentire sulla volontà di costruire una Trump Tower a Mosca, si è detto tutt'altro che convinto: “La descrizione di BuzzFeed di dichiarazioni specifiche all'ufficio del procuratore speciale, e la caratterizzazione di documenti e deposizioni ottenute da questo ufficio, riguardanti la testimonianza al Congresso di Michael Cohen non sono accurate”. Lo riferisce un portavoce ma cambia poco.

Trump: “Le fake news il male del popolo”

Forse per la prima volta, Trump e Mueller viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda e, dopo la presa di posizione del procuratore che indaga sul Russiagate, il presidente ha twittato contro BuzzFeed, definendo la vicenda “un giorno molto triste per il giornalismo ma un grande giorno per il nostro Paese. Le fake news sono il vero nemico del popolo”. Troppo isolate, forse, le accuse mosse da BuzzFeed, tanto che nessun altro organo d'informazione era stato in grado di verificarne la fondatezza e, probabilmente per questo, ritenute prive di consistenza dal superprocuratore il quale, nonostante una dichiarazione che non fornisce motivazioni sulla “poca accuratezza”, ha di fatto accantonato il possibile nuovo dossier ancor prima di aprirlo.

 

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Finestra aperta

Nel frattempo, Bf insiste sulla validità del lavoro svolto dai suoi reporter: “Stiamo continuando a segnalare e determinare ciò che il consulente speciale sta contestando – hanno spiegato dalla redazione alla Cnn -. Restiamo fiduciosi nella precisione del nostro rapporto”. Dichiarazioni rafforzate dallo stesso caporedattore Ben Smith: “Sosteniamo i nostri rapporti e le fonti che ci hanno informato e invitiamo il Consiglio speciale a chiarire che cosa sta contestando”. Nonostante la parziale frenata, il Congresso aveva già raccolto le rivelazioni di BuzzFeed come un possibile strumento di impeachment per il presidente. Una via non del tutto tramontata, al netto di necessarie e approfondite verifiche, vista la richiesta della redazione di chiarire le motivazioni della dichiarata scarsa accuratezza. Sempre che Mueller le fornisca.