La Bundesliga è ripartita, fra novità e… spettatori record

Il calcio tedesco è ricominciato: mezzo mondo collegato via satellite e un banco di prova internazionale

Scetticismo generale, situazione contagi ancora preoccupante e una linea europea sul tema tutt’altro che uniforme. Alla Bundesliga, però, non ha interessato più di tanto. Ripresa programmata, precauzione al millimetro e una prima giornata che, tutto sommato, è andata bene. E non solo in termini di spettacolo, visto che praticamente mezzo mondo ieri sera era collegato con la Germania per tornare a vedere calcio. Compresi i campioni dei campionati stranieri, da gente come Kylian Mbappé, che il campo ormai lo vedrà solo per gli allenamenti con già in tasca il titolo di campione di Francia assegnato d’ufficio, a quelli di casa nostra come Zlatan Ibrahimovic, che approfitta della ripresa del pallone teutonico per stuzzicare chi decide in merito nel nostro Paese.

Erling Haaland, autore del primo gol dopo la ripresa

Ritmi alti

D’accordo o no, la Bundesliga ha ricominciato in un momento in cui qualcuno ha già archiviato il calcio e altri, come l’Italia, non hanno ancora deciso in maniera definitiva quale linea seguire. Anzi, in Germania si approfitta della ripresa anche per sperimentare qualcosa di nuovo per riuscire a garantire uno spettacolo adatto al desiderio dei tifosi di tornare a vedere la propria squadra, dopo tre mesi di paura e lockdown. E anche, in qualche modo, per impedire che il ritmo partita venga pagato oltremodo da giocatori che, nonostante gli allenamenti casalinghi, ancora non hanno ripreso la piena forma. Non che si sia notato ieri sera, vista la foga del Lipsia (scatenato col Friburgo ma non andato oltre il pari), Borussia Monchengladbach (nuova capolista) e Borussia Dortmund, con Haaland che torna subito al gol.

La novità

Fra le novità, il quarto e quinto cambio. Una regola che resterà valida fino alla fine della stagione e vista per la prima volta in Fortuna Dusseldorf-Paderborn. Amichevoli escluse, è la prima volta che succede nella storia del calcio: il nuovo regolamento, infatti, concede di poter effettuare altri due cambi durante la partita (solo in tre fasce temporali però). Una bella pensata per evitare una possibile ondata di infortuni. Ha funzionato meno la regola che vieta gli abbracci dopo un gol. Qualcuno alla foga non ha resistito, alimentando qualche polemica, le stesse avanzate alla vigilia: “Si corre un rischio elevato – aveva detto a Sport1 Ulrich Maurer, ministro degli Interni di Brema -, abbiamo visto che basta un attimo e un’intera società si ritrova in quarantena. Secondo noi trasmettiamo un messaggio sbagliato in un momento nel quale molti settori ancora non sono tornati alla normalità e molte persone sono obbligate a restare a casa”.