ALLARME BULLISMO, L’UNICEF DIFFONDE I NUMERI DELLA VIOLENZA: 2 GIOVANI SU 3 COLPITI

Bulli

L’Unicef, in occasione della Giornata Internazionale della Gioventù, ha pubblicato i risultati del nuovo sondaggio condotto sul dolente tema del bullismo fra i giovani. Il sondaggio è stato effettuato attraverso U-Report, piattaforma per più di 2 milioni di giovani di più di 20 paesi dal Messico all’Ucraina, passando per il Cile fino alla Nigeria.

Purtroppo, dai dati raccolti, il tema bullismo è emerso in modo preoccupante, sotto l’aspetto sia quantitativo, sia qualitativo, date le diminsioni che tale fenomeno ha, oramai, assunto. E la gravità degli effetti che esso produce è maggiore visto che, come afferma Theresa Kilbane, Unicef Senior Adviser per la protezione dei bambini, il bullismo, nonostane le dimensione assunte, costituisce un rischio in gran parte incompreso per il benessere dei bambini e dei giovani.

Si tratta, infatti, di un fenomeno diffuso e trasversale se, come rileva il sondaggio,i due terzi degli intervistati, abitanti in una ventina di paesi diversi, affermano di esserne stati vittime.
E così addirittura la quasi totalità del campione intervistato ritiene che il problema del bullismo non sia eccezionale, ma sia all’ordine del giorno della loro vita.

Per poter cogliere con esattezza l’entità e la gravità che tale fenomeno ha oramai assunto nella vita dei giovani di tutto il mondo basti considerare che un terzo degli intervistati ha ritenuto, così, normale essere stato vittima di bullismo. A tal punto da non dirlo ad alcuno.

Molteplici le ragioni che gli intervistati hanno affermato esser state le cause degli atti di bullismo: per la maggior parte degli intervistati il motivo è stato il loro aspetto fisico, ma, naturalmente il bullismo è stato ricondotto anche a discriminazione per sesso, orientamento sessuale e origine etnica.