Bryant, il ricordo di LeBron: “Vivrai per sempre”

Vivrai per sempre fratello”. Si racchiude in queste parole, le più toccanti del discorso pronunciato allo Staples Center di Los Angeles da LeBron James, il senso dell'affetto dei Lakers per Kobe Bryant, che per vent'anni ne è stato la bandiera. Il cestista, scomparso nel tragico incidente in elicottero nei cieli della California assieme a sua figlia Gianna e ad altri sette passeggeri, è stato celebrato in una cerimonia fatta di lacrime ed emozioni nel tempio dei gialli di Los Angeles, poco prima dell'inizio del primo match dei Lakers dopo la scomparsa di Bryant. Per LeBron, amico di Kobe e, come lui, stella della Nba, ha parlato dal parquet dello Staples a una folla di appassionati, tifosi e amici: “La prima cosa che penso è il senso di famiglia; guardandomi intorno vedo tutti in lutto, stiamo soffrendo, abbiamo il cuore a pezzi: l'unica cosa da fare è appoggiarsi alla famiglia. Chi è qui fa parte di una famiglia e so che Kobe, Gianna, Vanessa, tutta la famiglia Bryant, vi ringraziano dal profondo del cuore. Celebriamo un ragazzo arrivato a 18 anni e rimasto fino a 38, diventato il miglior padre. Con i compagni vogliamo portare avanti la sua eredità. Non verrai mai dimenticato e vivrai per sempre, fratello”.

L'emozione

Otto e ventiquattro: i numeri dei Lakers indossati da Bryant e ritirati in suo onore, campeggiano in quasi tutto il palazzetto. Ventimila spettatori con maglie vergate con il nome del loro fuoriclasse, con due sedie libere a bordocampo, dove Kobe e Gianna assistettero alla loro ultima partita, il 10 dicembre 2019. Su quelle sedie, ora, due maglie e un mazzo di rose, in ricordo di padre e figlia. LeBron, che dopo Miami e Cleveland ha deciso di indossare l'altrettanto gloriosa maglia di Kobe e di altri fuoriclasse come Magic Johnson e Shaquille O'Neal, e alla sfida contro Portland ha preso parte, nonostante l'emozione. Altri, come l'ex Knicks Carmelo Anthony, hanno deciso di non scendere in campo, ancora sopraffatti dalla commozione. E, forse per il dolore ancora vivo o l'emozione di un match diventato una serata in onore di Bryant, i Lakers a Portland hanno ceduto. Ma di tempo per tornare a vincere ce ne sarà.