Bravata o tentativo di furto? E’ mancanza di rispetto per i defunti

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Quattro tombe divelte, una croce di marmo rotta, lastre di marmo spostate e tanti vasi di fiori fatti da parte. E’ questa la scena che, alcuni giorni fa, si sono trovati davanti le persone che si sono recate al cimitero di Santa Maria a Monte. La notizia è stata riportata dal sito ilcuoioindiretta.it, che ha testimoniato l’accaduto con foto e raccogliendo lo sdegno e lo sconforto del parroco di San Donato, don Simone Meini.

Una bravata o un tentativo di furto?

Come riporta il quotidiano online, quelli che all’apparenza potrebbero essere dei “semplici” vandali, hanno agito con il favore della notte devastando quattro tombe, una croce di marmo, alcuni lastroni di marmo. Una bravata? Un tentativo di furto? Non è ancora dato saperlo. Spetterà alle forze dell’ordine fare chiarezza sulla vicenda, ma quello che è chiaro è l‘assoluta mancanza di rispetto per i defunti e per le loro famiglie. 

Le dichiarazioni del parroco

Don Simone Meini ha affermato che si tratta di una profanazione e si è dichiarato amareggiato, come ha riporta ilcuoioindiretta.it. “Nel cimitero c’è un ordine – ha detto – che va mantenuto. Nessuno ha il potere o il compito di portare disordine in un luogo che ha il suo ordine. Poi c’è un’umanità: quale persona così insensibile compie un gesto del genere?”. “Per me è profanazione – ha detto don Simone a ilcuoioindiretta.it -. Per me quelle persone hanno una storia, hanno un vissuto, un legame affettivo che va rispettato”.