Esplosione a Borgo San Quinzio, tre indagati

Arrivano le prime iscrizioni nel registro degli indagati per l'esplosione del distributore di carburante della Ip a Borgo San Quinzio, nei pressi d Fara Sabina. Una tragedia in cui hanno trovato la morte due persone (tra le quali un vigile del fuoco in servizio) e altre 23 sono rimaste ferite, sulla quale la Procura di Rieti ha aperto un'inchiesta lavorando sull'ipotesi di reato di omicidio colposo. Al momento sono tre le persone indagate per il disastro della Salaria, come comunicato in mattinata dal procuratore di Rieti Lina Cusano in una conferenza stampa, nella quale ha parlato di “conseguenze che potevano essere veramente disastrose. Il materiale era di una infiammabilità devastante, basti solo sapere che la maggior parte dei filmati diffusi vengono da soggetti che erano a bordo di un pullman del Cotral. La deflagrazione che ha scaraventato l'autobotte era di pochi minuti dopo”.

Possibile incidente probatorio

L'iscrizione si è resa necessaria perché, come spiegata dal procuratore, per lo svolgimento di “attività irripetibili” anche se, al momento, “la Procura non ha piste… Abbiamo recuperato elementi di valutazione, certamente non doveva accadere. Sicuramente l'attività investigativa dei vigili del fuoco ci sarà da supporto”. E' possibile che, nei prossimi giorni, venga disposto l'incidente probatorio.

Autopsia sulle vittime

Le persone iscritte nel registro degli indagati sono il conducente dell'autocisterna andata a fuoco, il responsabile dell'area di servizio e un dipendente che stava lavorando allo scarico del combustibile. Nel frattempo, la Via Salaria è stata riaperta dopo che l'Anas ha ultimato le operazioni di bonifica nell'area di Borgo San Quinzio, dove l'autocisterna è andata a fuoco durante le operazioni di scarico. Sul corpo delle due vittime, intanto, sono in corso gli esami autoptici per determinare le cause della morte: sia il vigile del fuoco Stefano Colasanti (50 anni) che il passante Andrea Maggi (38), sono stati investiti dalle fiamme scatenate dalla duplice esplosione arrivata a catena all'interno della piazzola del distributore.