Boldrini: “Tratta di esseri umani schiavitù contemporanea”

Mantiene una sua drammatica attualità la Giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù, perché troppi sono ancora gli Stati in cui questo fenomeno si riproduce in forme vecchie o nuove. Anche da noi basta poco per volerlo vedere: è sufficiente passare di sera per alcune strade delle nostre città, dove giovani schiave dei tempi moderni sono costrette con la violenza a mettersi in vendita”. Lo dice la Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini oggi 2 dicembre, giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù. 

La ricorrenza è nata per ricordare il 2 dicembre 1949, data di approvazione da parte dell'Assemblea generale della Convenzione delle Nazioni Unite per la repressione del traffico di persone e dello sfruttamento della prostituzione altrui. 

“Una vergogna”

“Una vergogna – dice Boldrini – che abbiamo sotto i nostri occhi, sulle strade, nelle campagne, e con la quale non si può continuare a convivere. La tratta di esseri umani, questa autentica schiavitù contemporanea quasi sempre di natura sessuale, è una piaga che colpisce in tutto il mondo decine di milioni di persone, in gran parte donne e bambine, ma è circondata ancora da troppa indifferenza”.

“A tutti gli Stati è richiesto di fare di più – prosegue – e anche al nostro Paese. L'Italia è infatti seconda soltanto alla Polonia, in Europa, per numero di vittime del traffico di esseri umani. Vittime che hanno attraversato la Libia conoscendo l'orrore, e dopo essere scampate alle acque del Mediterraneo subiscono nel nostro continente un nuovo drammatico sfruttamento”.

Il racket della prostituzione

“È per questo che a Montecitorio – prosegue la deputata – abbiamo voluto organizzare dieci giorni fa un incontro delle Camere di Italia e Nigeria dedicato proprio alla lotta contro la tratta, che è il nome contemporaneo della schiavitù. Le donne che arrivano da quel Paese – secondo i dati dell'Oim – sono per l'80 per cento vittime di tratta finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. È necessario intensificare la collaborazione internazionale per reprimere le organizzazioni criminali che prosperano su questo odioso commercio”.