L’Oms fa appello a Israele: “No al blocco dei convogli Unrwa”

Il capo dell'Unrwa annuncia lo stop israeliano agli aiuti dell'agenzia a Gaza. Ghebreyesus: "Ripensateci. I livelli di fame sono altissimi"

Israele negoziati Gaza
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Il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus, chiede a Israele di rivedere la propria decisione di bloccare i convogli di cibo provenienti dall’Unrwa. In giornata, il capo dell’agenzia per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, aveva comunicato lo stop israeliano all’ingresso di aiuti a Gaza provenienti dalla stessa Unrwa. Intanto, il presidente francese, Emmanuel Macron, ribadisce il “no” all’operazione a Rafah. E insiste: “L’esodo forzato? Un crimine di guerra”.

Oms, pressing su Israele

“Bloccare le consegne di cibo da parte dell’Unrwa significa di fatto negare alle persone che muoiono di fame la possibilità di sopravvivere. Questa decisione deve essere urgentemente revocata. I livelli di fame sono acuti. Tutti gli sforzi per consegnare il cibo non solo dovrebbero essere consentiti, ma ci dovrebbe essere un’immediata accelerazione delle consegne di cibo“. Lo scrive su X il direttore dell’OmsTedros Adhanom Ghebreyesus commentando il post del capo dell’Unrwa Philippe Lazzarini nel quale afferma che Israele ha informato le Nazioni Unite che non approverà più i convogli alimentari dell’Unrwa verso il nord di Gaza.

Israele non approverà convogli Unrwa

Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini afferma su X che Israele ha informato le Nazioni Unite che non approverà più i convogli alimentari dell’Unrwa verso il nord di Gaza. “Nonostante la tragedia che si sta consumando sotto i nostri occhi, le autorità israeliane hanno comunicato all’Onu che non approveranno più alcun convoglio alimentari Unrwa verso il nord. Questo è oltraggioso e rende intenzionale ostacolare l’assistenza salvavita durante una carestia provocata dall’uomo”.

Macron: “No all’operazione a Rafah”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha alzato oggi la voce nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando ancora una volta “la sua ferma opposizione” all’offensiva israeliana su Rafah e avvertendo che “il trasferimento forzato della popolazione costituisce un crimine di guerra”. Durante un colloquio telefonico con il capo del governo israeliano, il leader francese ha inoltre ribadito il suo appello per “un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza” e “ha condannato fermamente gli ultimi annunci israeliani sulla colonizzazione”. Venerdì Israele aveva infatti annunciato la confisca di 800 ettari di terreno nella Cisgiordania occupata con l’obiettivo di costruirvi nuovi insediamenti.

Fonte: Ansa