Alfano: “Renzi-Berlusconi pronti a unirsi ma non ci sottometteremo”

Prima Costa, poi Cassano: il pericoloso esodo da “Alternativa popolare”, il partito ereditario dell’ex “Nuovo centro destra”, inizia a destare qualche preoccupazione. “L’alternativa” a Forza Italia, a circa 4 mesi dalla sua proposizione, inizia a mostrare allarmanti segni di sfaldamento, visti i due illustri membri che hanno compiuto il percorso all’inverso, tornando agli Azzurri. E, delle difficoltà che attendono “Ap” da qui ai prossimi mesi, ne è perfettamente consapevole il leader del partito, Angelino Alfano: “Ci attendono mesi faticosi – ha detto dalla ‘Summer school’ di Giardini Naxos – perché tutte le aggressioni di questi mesi adesso sono arrivate all’aggressione finale, quella pre-elettorale. Quindi nei prossimi giorni lo scontro si alzerà, ci sarà ancora maggior violenza nei nostri confronti, potremmo avere qualche altra defezione. A me di tutto questo interessa poco”.

Alfano: “Autonomi e indipendenti”

Un piccolo riferimento ai “fuggitivi” Alfano lo fa ma non si sofferma più di tanto sulla questione: “Non mi occupo di chi ci ha lasciati – ha spiegato – ma di chi ci ha sostenuto, non di chi è andato via ma di chi è rimasto e di chi potrebbe venire”. Poi, in merito alle sfide che si presenteranno da qui alle elezioni, il leader di “Ap” è chiaro: “Da settembre scende in campo la squadra titolare. Noi non ci piegheremo, non ci faremo sottomettere, non ci faremo annettere”. Nessun peso specifico alle defezioni del partito, dunque, quanto piuttosto a quella che sarà la linea d’azione da qui al 2018: “Siccome decidono gli italiani e non decidono le segreterie dei partiti, se gli italiani hanno già deciso che nessuno di loro merita la maggioranza, allora bisognerà dire con grande chiarezza che noi saremo l’unica forza politica che farà una campagna elettorale chiara, che dirà ‘non prendetevi in giro e non prendete in giro gli italiani. Qui nel prossimo Parlamento occorrerà fare le coalizioni’ e noi saremo autonomi ed indipendenti”.

Renzi e Berlusconi

Il riferimento di Alfano è sia a Matteo Renzi che a Silvio Berlusconi: “Tutti i fatti di questi mesi, con il nuovo patto Berlusconi-Renzi prima annunciato e poi revocato con il fumetto che evidenziava la bugia, il tentativo di accordo sulla Legge elettorale dimostra che noi non siamo quelli che hanno tradito”. I due leader, secondo Alfano, “sono già pronti a mettersi insieme e sono pronti a mettersi insieme perché non c’è un solo sondaggio che dica che qualcuno di loro abbia la maggioranza”. Poi il leader di “Ap” precisa: “Noi siamo quelli che hanno capito, prima di Berlusconi e prima di tutti gli altri, dov’era giusto andare. Loro si preparano a tornarci nella prossima legislatura e stanno facendo questa specie di segreto, che è un segreto per nessuno, cioè di dire ‘no, non è vero che noi ci metteremo insieme'”. L’obiettivo di Alfano è dunque uno solo: restare un centro autonomo e a se stante, “convinti di riuscire a rappresentare gli italiani anche negli anni a venire”.