Governo e benzinai: qual è il pomo della discordia

Il muro contro muro fra il governo e i distributori di carburanti ha portato solo disagi. Francamente è tutto da addebitare a una scelta del governo completamente sbagliata. Non contesto il merito della decisione di utilizzare i 12 miliardi provenienti dal taglio della detassazione dei carburanti per altri scopi. Sono scelte politiche che il governo può fare. Il problema è che qualcuno abbia addebitato la colpa degli aumenti clamorosi degli ultimi giorni, per quel che riguarda i carburanti, alle speculazioni dei gestori delle stazioni di servizio. Niente di più sbagliato.

Questi giorni di braccio di ferro hanno causato già dei disagi ai cittadini: abbiamo visto come queste tensioni hanno già causato un rialzo dei prezzi dei carburanti. La situazione potrebbe cambiare se il Governo farà dietrofont sulle sue decisioni, ma questa possibilità sembra molto difficile.

Tutto nasce dal decreto Trasparenza dei prezzi dei carburanti, con l’obbligo per le stazioni di servizio di esporre i prezzi medi della Regione. Inoltre, i gestori lamentano di essere stati accusati di speculazione sui prezzi della benzina a danno dei consumatori. Ma l’aumento di 30,5 centesimi a litro si è verificata dopo che il Governo ha deciso di azzerare la detassazione sui carburanti. Questi giorni di muro contro muro, come ho già sottolineato, hanno causato dei disagi ai cittadini a causa dell’aumento dei prezzi. Auspico che il Governo ammetta la propria responsabilità e magari torni sui suoi passi.