Tensioni Israele-Unesco, Bokova scrive a Bennet: “Agirò contro la distorsione della storia”

“Agirò contro la distorsione della storia”. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Unesco Irina Bokova in una lettera – diffusa dal sito di Maariv – al ministro dell’istruzione israeliano Naftali Bennett riguardo la recente Risoluzione sulla Città Vecchia di Gerusalemme dell’organizzazione. Bennett, in quanto presidente della Commissione Unesco per Israele, subito dopo la prima votazione dell’organismo aveva deciso di sospendere le relazioni con la struttura internazionale.

“Sul patrimonio di Gerusalemme – ha spiegato Bokova nella lettera nella quale ha promesso di battersi contro ogni forma di antisemitismo e di credere fermamente nei legami tra ebraismo e Gerusalemme– non ci può essere alcuna controversia e ogni comunità ha il diritto ad un chiaro riconoscimento della sua storia e al collegamento con la città. Sono fermamente convinta che la negazione o l’occultamento della tradizione ebraica, cristiana o musulmana mini l’integrità del luogo e danneggi i motivi per cui è diventato sito del patrimonio mondiale dell’Unesco“.

Intanto un dirigente del Likud, David Bitan, sta verificando se esista la possibilità legale di revocare la cittadinanza israeliana di Haggai Elad, il leader della Ong per i diritti civili “Betzelem“. Ciò in ritorsione ad un recente intervento al Consiglio di Sicurezza dell’Onu in cui Elad si e’ pronunciato contro l’occupazione militare nei Territori e a favore di pressioni internazionali su Israele affinché essa cessi. Secondo la emittente Canale 2 Bitan – uno stretto collaboratore del premier Benyamin Netanyahu – vorrebbe presentare una bozza di legge in cui si vieti a cittadini israeliani “di sostenere sanzioni nei confronti di Israele in forum internazionali” e che consenta la revoca della cittadinanza per quanti invece lo facciano. “Che Elad si cerchi un’altra cittadinanza” ha aggiunto Bitan, citato dai media.