La pace, il bene più prezioso dell’umanità

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

La pace è indubbiamente il bene più prezioso per l’umanità. Purtroppo, in questo frangente storico tristemente connotato da quella che, con lungimiranza, Papa Francesco, ha definito “Terza guerra mondiale a pezzi”, ne stiamo comprendendo l’immenso valore solo perché, in molte parti del mondo, a causa dei diversi conflitti in atto, stiamo perdendo la pace e la democrazia. Il valore della pace, dopo gli orrori vissuti nel ‘900 dopo due guerre mondiali, è stato scolpito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 la quale, all’articolo 28, rimarca che “La pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli”. La nostra Costituzione, inoltre, grazie al lodevole impegno dei padri costituenti, all’articolo 11, sottolinea con forza che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Purtroppo, ad oggi, stiamo vivendo un’epoca molto difficile. Molti paesi, in Europa e nel mondo, stanno soffrendo per la mancanza di pace e, a causa di guerre fratricide in cui, a pagare il prezzo più alto, è sempre la popolazione civile. Vorrei che, il Santo Natale che ci apprestiamo a vivere tra pochi giorni, sia un’occasione di pace per i leader e per la società civile di tutto il mondo. Abbiamo l’imperativo morale di seguire l’insegnamento che Papa Francesco ha brillantemente descritto nell’enciclica Fratelli tutti con queste parole: “La pace reale e duratura è possibile solo a partire da un’etica globale di solidarietà e cooperazione al servizio di un futuro modellato dall’interdipendenza e dalla corresponsabilità nell’intera famiglia umana”. Questo spirito dovrà permeare il periodo che ci apprestiamo a vivere affinché, tutta l’umanità, possa vivere in pace e fraternità, allontanando ogni conflitto.