Balneari: l’Ue analizzerà il disegno di legge sulla concorrenza

Bruxelles ha ribadito all’Italia la necessità di promuovere l’innovazione a beneficio dei consumatori

Europa
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La Commissione Ue, attraverso un suo portavoce, ha comunicato che analizzerà con molta attenzione il disegno di legge sulla concorrenza dell’Italia, portando avanti un dialogo bilaterale con le autorità di Roma, finalizzato a garantire una concorrenza leale a beneficio di imprenditori e cittadini. Bruxelles, lo scorso 16 novembre, aveva già adottato nei confronti dell’Italia, un parere motivato nei confronti dell’Italia in relazione al sistema delle concessioni balneari.

La posizione di Bruxelles

La Commissione europea “analizzerà attentamente” il disegno di legge sulla concorrenza adottato dall’Italia “nella prospettiva del settore degli ambulanti così come in quella delle concessioni balneari” e “porterà avanti il dialogo bilaterale su questi due temi con le autorità italiane”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, ricordando in particolare che Bruxelles “sta monitorando la situazione del settore degli ambulanti in Italia e su questo tema è già stata in contatto con le autorità nazionali”. Nel commentare il ddl concorrenza il portavoce della Commissione è tornato sul dossier delle concessioni balneari ricordando innanzi tutto che, quando l’utilizzo di una risorsa “scarsa” come le spiagge è soggetta ad autorizzazione “tutte le parti interessare alla fornitura di servizi, sia nel presente che nel futuro, devono avere la possibilità di competere” per averne accesso.

Le raccomandazioni della Commissione Ue

Questo, ribadisce Bruxelles, al fine di promuovere l’innovazione e una concorrenza leale a beneficio dei consumatori e degli imprenditori, nonché per proteggere i cittadini dal rischio di monopolizzare le risorse disponibili. Alla luce di queste premesse, “gli Stati membri – osserva ancora la Commissione – hanno l’obbligo di assicurare che autorizzazioni in numero limitato siano assegnate per un periodo di tempo circoscritto e attraverso una procedura di selezione pubblica e aperta basata aperta su criteri non discriminatori, trasparenti e obiettivi”. Lo scorso 16 novembre la Commissione ha adottato un parere motivato, seconda tappa della procedura d’infrazione aperta contro l’Italia per il sistema delle concessioni balneari chiedendo a Roma di rispondere entro due mesi. Una decisione, si ricorda a Bruxelles, che comunque “non pregiudica la prosecuzione dei contatti con le autorità italiane per trovare rapidamente una soluzione“.

Fonte: Ansa