L'esercito: “Liberati mille ostaggi di Boko Haram”

Oltre mille persone sequestrate e detenute dai terroristi islamici di Boko Haram sono stati salvate dall'esercito nigeriano. A comunicarlo sono state le stesse forze armate in una dichiarazione inviata via mail ai principali media internazionali.

L'annuncio

Tra gli ostaggi liberati c'erano soprattutto donne e bambini, ma anche alcuni giovani uomini costretti a combattere tra le fila del gruppo jihadista. Lo riporta la Reuters, sottolineando di non essere riuscita a verificare in modo indipendente quanto affermato dai militari. I prigionieri sono stati tratti in salvo nei villaggi di Malamkari, Amchaka, Walasa e Gora, situati nell'area governativa di Bama, nello stato nord-orientale del Borno. Una delle aree più colpite dalle scorribande di Boko Haram. L'operazione, si legge ancora, è stata portata a termine grazie alla collaborazione con le truppe dei Paesi vicini che fanno parte della Task Force internazionale impegnata contro i terroristi di Boko Haram. 

Guerra infinita

Nel dicembre 2015 il governo di Abujia (la capitale della Nigeria) ha annunciato la sconfitta del gruppo terroristico. Tuttavia le milizie jihadiste – che nel 2009 hanno proclamato un'inserruzione armata con l'obiettivo di creare uno Stato islamico nel nord-est della Nigeria – continuano ad attaccare i villaggi della regione, mostrando di essere dotati ancora di una grande potenza di fuoco. Boko Haram, fra le altre cose, può contare sull'alleanza con l'Isis, considerato ancora il più pericoloso gruppo terroristico al mondo. 

L'impegno di Buhari

Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari, entrato in carica a maggio 2015, ha giurato di sconfiggere Boko Haram e posto la sicurezza del Paese più popoloso dell'Africa in cima alle priorità del suo governo. Ma le milizie continuano a compiere attacchi kamikaze, raid nei villaggi e rapimenti. Il più noto resta quello realizzato nel 2014 a Chibok (sempre nel Borno) quando furono sequestrate 276 studentesse. Solo alcune sono state liberate.